“Perchè noi OSS non abbiamo ricevuto la prima dose del vaccino anticovid e, tanto meno sappiamo quando ci verrà somministrata? Siamo esposti al pericolo tutti i giorni”.
Un grido d’allarme quello di una categoria di lavoratori che, ogni giorno, esercita la sua professione accanto alle categorie più fragili. Accudiscono con cura e dedizione le persone che hanno bisogno di assistenza, non sottraendosi all’incarico nemmeno innanzi al rischio di contrarre il virus poiché, per loro, non è ancora “arrivato il turno” della prima inoculazione e, ancora, non sanno nemmeno quando avverrà.
Ai microfoni di Radio Casteddu, Giovanna Podda, 46 anni, di Sarroch. “Il nostro settore non copre solo la categoria degli anziani ma ci occuppiamo anche delle fasce più deboli che hanno età inferiori, come bambini gravemente malati, immunodepressi, malati psichici in una gestione fatta all’interno dell’ambito familiare domiciliare, dove siamo noi che entriamo in punta dei piedi e ci dobbiamo adeguare alla situazione che, attualmente, non è molto semplice. Noi vorremmo capire il perché non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione e, tantomeno, la prima dose del covid 19. Io vedo anche una decina di pazienti al giorno e facciamo anche i turni serali con dei rientri, si lavora nei festivi e la nostra cooperativa opera anche per una comunità per minori, una casa famiglia insomma.
Chi può darci le risposte che noi vorremmo?”.
Risentite qui l’intervista a Giovanna Podda del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu https://www.facebook.com/castedduonline/videos/115639507115262/
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