Istituita e promossa dall’ ASI ( Automotoclub Storico Italiano ) l’associazione che si occupa della tutela e della valorizzazione del patrimonio motoristico italiano , la giornata nazionale del veicolo storico anche quest’anno promette di regalare emozioni e sorrisi a migliaia di appassionati in tutto il territorio italiano.
Saranno molteplici le iniziative che in questa domenica di inizio autunno celebreranno tutti i mezzi d’epoca attraverso raduni , mostre tematiche , esposizioni , convegni e tutto cio’ che possa descrivere e raccontare la grande storia del motorismo storico italiano.
A partire dal lontano 1966 , anno della sua fondazione, l’ASI ha rappresentato un importante punto di riferimento nel settore e con l’ istituzione della giornata del veicolo storico ha voluto creare un ulteriore opportunita’ per divulgare un patrimonio, quale e’ quello dei mezzi d’ epoca italiani, tra i piu’ importanti nel panorama europeo e mondiale.
Si tratta certamente di un appuntamento volto a catalizzare l’ attenzione dell’opinione pubblica su un autentico patrimonio tecnico e culturale, quale e’ quello del motorismo storico , di cui l’ Italia puo’ a ragion veduta andare fiera .
Ma si tratta altresi’ di porre l’ attenzione sull’importanza che rappresenta attualmente il movimento del motorismo storico , a partire dall’indotto diretto rappresentato da tutta la filiera di natura professionale che gravita intorno ai veicoli storici per proseguire poi con l’ indotto indiretto legato a tutte le attivita’ concernenti la valorizzazione delle bellezze del territorio , il turismo e la cultura .
In un futuro non molto lontano il motorismo storico rischia di essere notevolmente ridimensionato se non addirittura soppresso in nome della ” Transizione ecologica ” portata avanti dalla Comunita’ Europea che nel promuovere il passaggio all’ elettrico intende cancellare completamente ogni traccia di mobilita’ legata ai motori termici e di conseguenza sopprimere definitivamente la circolazione dei veicoli storici.
E’ assolutamente giusto ridurre l’ inquinamento , proteggere il pianeta, promuovere le energie rinnovabili e garantire un futuro sostenibile alle nuove generazioni , ma ritengo sia aberrante limitare se non addirittura sopprimere il movimento del motorismo storico che racchiude in se’ un patrimonio inestimabile di storia , innovazione tecnologica , creativita”, sacrificio , ricordo del vissuto quotidiano ,che sono valori assolutamente unici ed inimitabili.
Mentre di contro , sarebbe auspicabile che l’intero movimento del motorismo storico sia regolamentato e contestualizzato nel rispetto delle regole e dell’ambiente , senza essere relegato per sempre ad una fruizione esclusivamente statica e museale .
L’ Italia e l’ Europa non possono negare il ricordo del traguardo raggiunto tanto faticosamente della motorizzazione di massa delle famiglie , delle gloriose competizioni motoristiche sportive e di tutto cio’ che concerne il patrimonio storico delle due e quattro ruote d’ Epoca, in nome di una ” Transizione Ecologica ” che appare spesso ispirata sopratutto da interessi economici di multinazionali senza scrupoli che dai valori autentici della sostenibilita’ e della salvezza del pianeta.













