Per vederci chiaro nelle faide interne del Movimento, secondo quanto riporta oggi l’Unione Sarda, i grillini cagliaritani potrebbero candidare a sindaco nientemeno che un oculista: Giorgio Todde. Non un giovane rampante dunque, in grado di sbaragliare il campo politico con idee nuove. E neppure una donna, visto che nessuno sinora ha candidato a sindaco una donna. Ma uno dei papabili sarebbe il serafico e illuminato 65enne cagliaritano protagonista sinora di insipidi dibattiti nei quali, senza peraltro che il Comune glielo abbia chiesto, ha sentenziato su come la città debba restare praticamente immobile. Una delle massime di Todde recita così: “Quando si ama un luogo bello non lo si cambia. Lo si protegge. Se lo si trasforma, vuol dire che non lo si ama più”. Insomma un conservatore, non solo dello status quo. Applicando alla lettera il suo affascinante pensiero, praticamente nessuna città sarebbe mai stata costruita, e a Cagliari forse dominerebbero ancora gli Aragonesi. Se diventasse sindaco, non farebbe nulla per non deturpare i luoghi? Il nuovo che avanza, insomma.
Chi lo conosce bene sa però che Todde non è molto tenero nei giudizi: ha infatti accusato la giunta Zedda di volere distruggere Castello col nuovo parcheggio a Cammino Nuovo, affiancato da Maria Paola Morittu, prima di ripiombare in un discreto dimenticatoio. Ad affossare subito la nomination di Todde ci ha pensato Piergiorgio Massidda, che ha dichiarato all’Unione: «Tenderei a escludere una simile indicazione. Per un fatto tecnico: un candidato grillino deve aver partecipato attivamente alla vita del movimento per almeno due anni». Con buona pace dei suoi (pochi, per la verità) sostenitori, tra i quali uno degli indagati per la squallida vicenda del vigliacco (quello si) blog Untore.
Insomma quella di Todde sembra un’ipotesi che non fa impazzire nessuno, tantomeno il mondo grillino diviso in varie anime e sempre più spaccato in Sardegna. E a gongolare sarebbero soprattutto Zedda e Massidda, che con un candidato a sindaco non irresistibile avrebbero già il ballottaggio in tasca. Tutto si può pensare tranne che i grillini diventino poco “rottamatori”, sprecando le chances di vittoria scegliendo un sindaco che difficilmente catalizzerebbe i voti dell’elettorato giovane. E che in alcuni articoli ha parlato delle opere pubbliche come “visione malata” della città da parte del centrosinistra, che invece non riceve altro che apprezzamenti per il nuovo Poetto, la nuova via Garibaldi e i tanti progetti realizzati. Lui invece afferma che il Comune “vuole sterminare i luoghi”. Dopo i numerosi approcci agli ambienti di sinistra (che infatti da lui si sono allontanati), la vera notizia sarebbe proprio scoprire che Todde è diventato grillino. Un po’ come sta accadendo a molti altri aspiranti politici o teorizzatori, in cerca di poltrone dopo che per anni sono stati lasciati ai margini della politica. Ci si aspettava una campagna elettorale divertente, ma forse non sino a questo punto. Sarà interessante seguirla tutta, giorno dopo giorno, insieme ai 70mila lettori giornalieri del nostro giornale online, il più letto in Sardegna dopo l’Unione Sarda.












