Come inventarsi un lavoro che coniuga passione, competenza e amore per la propria terra. Giorgia Cesaracciu, 30 anni e Carla Deidda, 29 anni, entrambe di Cagliari, sono due guide turistiche freelance iscritte regolarmente al Registro regionale delle guide. Hanno scelto di chiamarsi “Sardegiappe”: “sarde” perché sono nate e vissute in Sardegna, a Cagliari, e “giappe” perché, dopo aver conseguito la laurea in Lingue e la specializzazione in lingua giapponese, da due anni accompagnano e guidano i turisti nipponici che arrivano in Sardegna, facendo vivere loro esperienze di tipo culturale, storico ed enogastronomico.
IL PROGETTO. Il loro obiettivo è promuovere uno scambio tra la Sardegna e il Giappone, un’attività fino ad oggi non ancora presente nell’isola. Sono attive tutti i giorni, anche nei weekend ed è possibile contattarle via email all’indirizzo [email protected] o alla pagina fb サルデーニャ島の旅 (traduzione: Viaggi di Sardegna). Le Sardegiappe lavorano anche in cooperazione con tour operator per la realizzazione di itinerari di viaggio su misura per turisti giapponesi.
GLI ALBORI. Svolgono il lavoro da due anni e hanno accompagnato fino ad oggi quasi una cinquantina di persone. Inizialmente i numeri erano molto esigui, ma nel 2016 c’è stato un aumento delle richieste, soprattutto da un po’ di tempo accompagnano non solo singoli o coppie di turisti, ma anche piccoli gruppi. Il loro lavoro non si esaurisce nell’accompagnamento dei turisti, ma anche nello studio quotidiano della lingua e dei contenuti che propongono; a breve realizzeranno anche un sito internet, nel quale i clienti potranno trovare le informazioni utili per scoprire la Sardegna.
LA STORIA DI GIORGIA E CARLA. Non è trascorso tanto tempo dal conseguimento della laurea in lingue, ma la voglia di vederci, parlarci e raccontarci è tanta. L’appuntamento è per le 17 in un bar centrale della città. Ci ritroviamo così, davanti ad una fumante tazzina di caffè a confrontarci, sognare e progettare il nostro futuro. Avevamo in mano un’ottima carta da giocare: la conoscenza della lingua giapponese e da questa siamo partite per creare il nostro progetto. La Sardegna è e sarà sempre casa nostra e l’idea di abbandonarla, non ci ha mai sfiorato. Avremo portato qui i giapponesi e avremo raccontato e fatto vivere loro il nostro mondo. “La fortuna è quando la preparazione incontra l’opportunità” e noi questa opportunità volevamo crearla. Volevamo far cadere la sottile linea che separa i sogni dalla realtà e per questo ci siamo subito adoperate per conseguire il patentino di guide turistiche. Siamo partire poi, per tre mesi a Tokyo, non solo per approfondire la conoscenza della lingua, ma anche per contattare e conoscere giapponesi e coinvolgerli nel nostro progetto. La permanenza in Giappone è stata molto importante perché ci ha dato nuovi spunti e idee e ci ha permesso di conoscere potenziali, futuri clienti e partner.
Al rientro in Sardegna, abbiamo deciso di approfondire le conoscenze sulla nostra isola, usi costumi e soprattutto l’aspetto enogastronomico, che per i giapponesi è particolarmente interessante. Quasi subito siamo state contattate dai primi turisti, interessati e incuriositi soprattutto dai nostri video e foto postati sulla pagina fb. Con molti di loro abbiamo stretto rapporti di amicizia e sono loro stessi, spesso, fonte di ispirazione e suggerimenti per migliorare il nostro lavoro. Il nostro sogno comincia ad essere realtà. Un passo alla volta, abbiamo capito d’aver intrapreso la strada giusta. La Sardegna, che i giapponesi stanno iniziando a conoscere, piace, affascina, incanta chi la esplora e la scopre in tutti i suoi aspetti. I nostri clienti non sono stati mai delusi da ciò che abbiamo offerto: paesaggi mozzafiato, cibo gustoso e stuzzicante, buon vino, una storia unica e affascinante, cultura, natura e ospitalità. Sono sempre andati via con la promessa di tornare… e alcuni l’hanno fatto!!!
Il nostro impegno, la nostra tenacia, ci hanno permesso di lavorare con ottimi risultati. Questo è stato un anno davvero ricco di soddisfazioni; abbiamo avuto l’onore di accogliere e accompagnare turisti da gennaio ad ottobre. Le mete più richieste sono state: Cagliari, Barumini, Tharros, Bosa e Alghero. Non manca mai la tappa in cantina, dove i giapponesi amano degustare i nostri ottimi vini e assaggiare i prodotti locali. Alcune volte è capitato anche di visitare l’interno della Sardegna con i suoi meravigliosi paesini e le sue secolari tradizioni e attrazioni. Abbiamo davanti ancora tanta strada da percorrere ed è per questo motivo che vorremmo far conoscere ai soggetti interessati il nostro progetto. È importante che le istituzioni e gli operatori del settore turistico sappiano che “ci siamo” e svolgiamo un servizio in tutto il territorio in lingua giapponese e che, nel caso ci fossero richieste, siamo disponibili. Solo così riusciremo a costruire quel “ponte” tra Sardegna e Giappone che è stato, è , e sarà non solo il nostro sogno, ma la nostra più grande missione.











