“Nel 2017 il Partito sardo d’azione alle amministrative di Selargius, nella coalizione di centrosinistra che sosteneva Francesco Lilliu, aveva preso 336 voti, con una percentuale del 2,72%. Domenica scorsa, restando nella stessa coalizione, ne abbiamo presi 680, con una percentuale del 5,99%. Quindi siamo cresciuti del 110%: questo significa che è stata premiata la nostra coerenza e la nostra scelta di dignità, non abbiamo ceduto a offerte di poltrone di alcun tipo”. L’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, artefice dell’operazione Selargius, non ci sta a passare per sconfitto. Né tantomeno sente la sua poltrona in Giunta traballare. “Ma assolutamente no, io lavoro per il bene del partito e della Sardegna, ci metto sempre la faccia, mi impegno al massimo e il presidente lo sa. Adesso in tutta Italia ci stanno anche copiando i progetti di sport e turismo, per esempio”, rivendica Chessa.
“Basta guardare i numeri per capire quanto il partito sia cresciuto a Selargius, più del doppio dei voti, restando nella stessa coalizione di 5 anni fa. Abbiamo scelto così, pur consapevoli che non avremmo vinto: niente di personale contro il riconfermato sindaco Concu, ma abbiamo preferito così”.
Centrodestra in Regione, centrosinistra a Selargius, punto interrogativo alla prossime regionali. Come spiegarlo agli elettori che forse cercano nella politica quella coerenza, o almeno una linea unitaria, che difficilmente riescono ormai a trovare? “Il Psd’Az è un partito che lascia liberi i propri iscritti di scegliere le alleanze, soprattutto alle amministrative dove contano i progetti e le opere pubbliche a beneficio della città. La linea è quella di lasciare liberi i consiglieri di decidere”.
Il che fa supporre che anche ad Assemini il Psd’Az potrebbe compiere un’operazione salvataggio alleandosi con il Movimento 5 Stelle. “Se i consiglieri ritengono che sia un’operazione che può portare vantaggio alla città, sono liberi di farlo, certo motivandolo con gli elettori e dimostrando loro che è la scelta giusta da fare”, conclude Chessa.









