Quartu, patto tra Agenzia delle entrate e Comune per stanare gli evasori e chi affitta in nero

L’ok della Giunta dopo l’intesa tra il direttore Giampasquale Luigi Rodriquens e il sindaco Graziano Milia. Task force, per i prossimi 3 anni, per recuperare i soldi e verificare gli incassi di chi affitta le case: tutti i dettagli

Il Comune di Quartu dichiara ancora più guerra agli evasori e a chi affitta in nero e sigla un patto con l’Agenzia delle entrate. Una “collaborazione” tra amministrazione e Agenzia, in parole semplici. La firma del sindaco Graziano Milia e del direttore regionale Giampasquale Luigi Rodrinques sono già state apposte in un protocollo d’intesa valido per i prossimi tre anni e validato ulteriormente con una delibera di Giunta. L’obbiettivo è chiaro: l’amministrazione comunale vuole recuperare tutti quei soldi legati all’evasione fiscale e stroncare il mercato degli affitti irregolari di case e stanze. Sarà lo stesso Comune a verificare tutti i documenti o incaricare una società specializzata e, poi, spedire tutte le carte all’Agenzia delle entrate. Gli accertamenti saranno incrociati: con l’Imu sarà possibile scoprire chi paga un certo tot ma, contemporaneamente, non vive ma ha messo in affitto questo o quell’appartamento, così come chi non ha i requisiti per ottenere le agevolazioni sulla tassa sulla prima casa e, in generale scovare tutti i casi di affitti in nero. Un punto, quest’ultimo, che può riguardare anche il mercato delle case vacanze, soprattutto nella zona del litorale di Flumini.
E la task force, nel prossimo triennio, riguarderà anche i controlli sui negozianti. Come si legge nella delibera della Giunta Milia, inoltre, “il processo di collaborazione con l’Agenzia delle entrate, riguardo alla partecipazione del Comune all’attività di recupero dell’evasione dei tributi” sarà realtà, principalmente, per due motivi: lo stesso Comune vuole “partecipare attivamente al contrasto dell’evasione fiscale” e rimpinguare le casse con il “recupero delle somme” mai incassate proprio a causa dei cittadini furbetti.


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