Giacomo Urtis finisce nei guai. Il 42enne nato a Caracas ma cresciuto ad Alghero e che ha vissuto in Sardegna per anni, risulta indagato dalla procura di Milano perché avrebbe effettuato dei prelievi a dei pazienti di Villa Arbe “senza autorizzazioni e a scopo di lucro”. La notizia è stata riportata, tra gli altri, anche dal Corriere della Sera e Il Giorno. Al momento, oltre a Urtis, risultano indagati anche due direttori sanitari della struttura e il suo legale rappresentante. Urtis utilizza una tecnica, per il trapianto e la crescita dei capelli, che prevede una centrifugazione del sangue, che va poi iniettato proprio nel cuoio capelluto. Sempre stando al Corriere, i Nas hanno appurato che il medico non avrebbe le necessarie autorizzazioni.












