di Jacopo Norfo
“Non ti voglio più vedere dopo quello che ho saputo”. L’ultimo sms alla moglie Marina di Luca Congera, prima di scomparire nel nulla a Quartu e dare vita al giallo. C’era un possibile appuntamento alle 18,30 tra moglie e marito in crisi, ma Luca Congera ha preferito non presentarsi mai. Ieri del caso si è occupata ancora la trasmissione “Chi l’ha visto?”, con il commovente appello del figlio.
“Papà se stai bene faccelo sapere- dice disperato Giacomo a Chi l’ha visto- se vuoi startene per i fatti tuoi non importa, ma almeno facci sapere che sei vivo e che stai bene”. Al centro del dramma la separazione dalla moglie. Con quei messaggi mandati il giorno prima della scomparsa nel gruppo Whatsapp della famiglia: “Mia moglie mi ha lasciato”. Piangeva disperatamente, Luca Congera, non sapeva darsi pace nonostante il rapporto fosse burrascoso da tempo.
Il figlio Giacomo davanti alle telecamere di “Chi l’ha visto?” ammette: “Non era certo un attacca brighe, non saprei davvero chi possa eventualmente averlo ucciso. Mio padre l’ho visto per l’ultima volta a casa di mia nonna, la sera che è andato via. Il tempo di andare a tagliarmi i capelli, e lui non c’era più. Mia mamma intorno alle 19,30 è andata a fare la denuncia di scomparsa dai carabinieri”.
Ma poi quella sera stessa, cosa succede quel venerdì? “Un’amica di mia cugina sente la voce di mio padre che urla il nome di mia madre, Marina- racconta il figlio- e mia madre nel frattempo è andata subito a fare denuncia. Mio padre avrebbe detto che lo stavano ammazzando, ha chiesto aiuto, citofonando qui in via Diaz”. E c’è anche una super testimone, che parla al telefono su Rai Tre. Una donna che racconta: “A noi precisamente il campanello lo ha suonato alle 23,45, a mio marito ha detto: carabinieri, voglio i carabinieri. Era in stato confusionale e si sentiva”. Un altro tassello dell’intricato puzzle del mistero. L’avvocato Paola Pischedda lancia un appello: chiede ad altri testimoni, se ci sono, di farsi avanti e raccontare la loro verità. Come quelli che hanno già raccontato di averlo sentito disperato al citofono, a poca distanza dal commissariato di polizia di Quartu. “A mia nonna hanno detto al telefono che è stato ucciso e buttato dentro un canneto”, racconta ancora Giacomo. “la Procura sta indagando per capire se qualcuno ha fatto del male a Luca Congfera- racconta invece l’avvocato Gianfranco Piscitelli- non era al limite di tentare il suicidio, al massimo avrebbe tentato un riavvicinamento con la moglie”. Nella foto, il figlio Giacomo Congera, che ha lanciato un commovente appello sperando che il padre si faccia sentire al più presto.









