Mostre, fiera enogastronomica, bancarelle dei prodotti tipici, monumenti fruibili, giochi e punti ristoro: la sagra, si svolge come tradizione vuole, durante la secolare e importante “Festa di Sant’Amatore” martire e Vescovo africano, giunta alla sua 402^ edizione. Il tema di quest’anno è “Il Sacro e il Profano”: una possibile ricetta contro lo spopolamento delle zone interne, e il ruolo può esercitare la Chiesa in supporto alle Comunità locali.
Il 15 ottobre del 1847 dal Palazzo Arcivescovile di Cagliari Monsignor Emanuele Marongiu Nurra con un breve compendio della Dottrina Cristiana stampato in lingua Italiana e Sarda, rivolto “al venerabile Clero, e Popolo di nostre Diocesi salute, e pace nel Signore” disse: “Declaratio sermonum tuorum illuminat et intellectum dat parvulis” “La dichiarazione delle tue parole illumina e dà intelligenza ai piccoli”.
Domenica, a distanza di 176 anni esatti da quel giorno, nell’antico Santuario dedicato a Sant’Amatore vescovo e martire si celebrerà sa “Missa Sarda”, officiata da Monsignor Gianfranco Zuncheddu. Si ripete un rito, che nelle intenzioni voleva avvicinare il popolo alla Chiesa e di fatto permise a tanti di capire il vero significato del messaggio evangelico. Gesico, piccolo centro della Trexenta a soli 40 minuti da Cagliari, è una delle undici “Città delle Lumache Italiane” e Capitale Sarda indiscussa della Lumaca. Promossa e creata dalla Associazione Turistica Pro-Loco e dal Comune di Gesico, in collaborazione con la Parrocchia, in questa edizione la Sagra presenta importanti novità: durante i festeggiamenti per Sant’Amatore Vescovo e Martire Africano, ci saranno eventi che suggellano un gemellaggio ideale e religioso tra i martiri africani Amatus e Antiochus e le Comunità di Gesico e Vilassar de Dalt (Catalogna).












