«Abbiamo saputo dell’anziana clochard a Genova sanzionata di 200 euro perché ‘infastidiva’ alcuni commercianti, aveva allestito un piccolo riparo. Lei, 65 anni, originaria della Slovacchia, stava mangiando quando i Vigili sono intervenuti multandola -commenta Aleksandra Matikj, Presidentessa del “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione” – , e dopo diverse polemiche sui social che in primo piano vedono citato il Consigliere comunale di Lega Nord Stefano Garassino, dichiaratosi nel frattempo così: “Se i vigili hanno sanzionato la donna, vuol dire che c’erano gli estremi”, ci esprimiamo anche noi indignati e sconcertati così come tanti altri Genovesi che hanno ritenuto tale gesto come un comportamento disumano. Ci uniamo alle parole di Andrea Chiappori, Responsabile della Comunità di Sant’Egidio, che fermamente condanna: “La questione delle multe è ridicola. Si dovrebbe studiare un vero progetto di sostegno. A queste persone viene chiesto di spostarsi ma non gli si dice dove. Non esiste l’intenzione di aiutarle. Se cambiano strada, vengono multate ancora?”
Noi oggi vogliamo soltanto dire che ricordiamo molto bene le parole del Sindaco di Genova Marco Bucci quando pochi giorni fa, durante l’incontro e dinanzi a 14 mila firme dei Cittadini che gli abbiamo portato per revocare l’Ordinanza che a Genova multa chi fruga nei cassonetti e che il Sindaco rifiutò di ritirare, ci disse che le persone in difficoltà non vengono multate fin da subito ma in primo luogo avvisate e poi indirizzate nei posti dove dormire e mangiare. Aggiunse anche che l’Ordinanza, successivamente deliberata ufficialmente dal Comune di Genova, serviva soltanto per spaventare. Noi, sinceramente, ci aspettavamo di vedere e di già la nostra proposta in atto, per aiutare, ovvero gli adesivi incollati sui cassonetti col scritto: anziché qua, chiedete aiuto dal Massoero, a San Marcellino, alla Caritas oppure al Sant’Egidio e vedere però ora, a poco più di una settimana, questa Signora sanzionata, anziana e tanto in difficoltà, ci lascia perplessi. Chiaro è che tutti quei soldi una persona anziana che vive per strada non li ha, scriverò in giornata a Don Marino Poggi per vedere se possiamo aiutarla. Speriamo che questo sia l’ultimo episodio che vediamo nella città di Don Andrea Gallo e di Fabrizio De André dove nel 2018 la povertà è diventata un crimine, a quanto pare», conclude la Matikj.












