Le denunce e l’ondata enorme di polemiche e commenti degli ultimi giorni hanno portato alla chiusura anche del del sito Phica.eu, attivo da più di 20 anni. Sulla piattaforma venivano condivise, senza consenso, immagini private o modificate di donne molto spesso note, come politiche o influencer.
Le immagini venivano poi commentate in modo violento e sessista da migliaia di utenti. Sulla piattaforma sono finite, loro malgrado, Giorgia Meloni, Elly Schlein, la capogruppo Dem al consiglio comunale di Latina e vicesegretaria del Pd Lazio Valeria Campagna e l’ex sottosegretaria dem al Mise e candidata alle elezioni regionali nelle Marche Alessia Morani, Chiara Appendino, Susanna Ceccardi, Licia Ronzulli, le ministre Anna Maria Bernini e Daniela Santanchè, Marianna Madia.
Sono gli amministratori a comunicare la decisione: “Phica è nata come piattaforma di discussione e di condivisione personale, con uno spazio dedicato a chi desiderava certificarsi e condividere i propri contenuti in un ambiente sicuro. Purtroppo, come accade in ogni social network, ci sono sempre persone che usano in modo scorretto le piattaforme, danneggiandone lo spirito e il senso originario. È successo con Facebook, con i gruppi su Telegram, ed è successo anche qui”.
“Nonostante gli sforzi – si legge – non siamo riusciti a bloccare in tempo tutti quei comportamenti tossici che hanno spinto Phica a diventare, agli occhi di molti, un posto dal quale distanziarsi piuttosto che sentirsi orgogliosi di far parte. Per questo, con grande dispiacere, abbiamo deciso di chiudere e cancellare definitivamente tutto ciò che è stato fatto di sbagliato”.
Gli amministratori del forum sostengono di aver sempre vietato, bloccato e denunciato “violenza di qualsiasi tipo”, “contenuti pedopornografici” e “offese verso le donne, linguaggi da branco e atteggiamenti denigratori”.
Picha sostiene inoltre che “in oltre 20 anni abbiamo sempre collaborato con le forze dell’ordine italiane e internazionali, contribuendo attivamente anche a casi importanti, fornendo ogni volta dati e supporto per assicurare alla giustizia chi commetteva crimini”.Gli amministratori infine concludono: “Phica è stata una comunità, con luci e ombre, ma soprattutto con la volontà di creare uno spazio diverso”.
Intanto le denunce alla Polizia Postale continuano ad essere numerosissime e le indagini sono tuttora in corso per chiarire ogni aspetto di questa dolorosa vicenda.












