“Cagliari, città al centro del Mediterraneo, città metropolitana, avvolta dal sole e baciata dal vento. Purtroppo, nonostante tutto, anomala per scelta: unica città metropolitana dove il liceo artistico non ha ancora una sede fissa e non esisten un’accadema delle belle arti. Chi non protegge, e favorisce, lo sviluppo dell’arte è già morto in partenza.
Cosi scrive Mebitek artista e producer musicale sardo tra i 1512 sostenitori della petizione on line sul sito Change.org, creata dagli studenti per salvare il liceo artistico musicale Foiso Fois, decentrato lo scorso anno a Monserrato, “dopo una serie incredibile, infinita di frammentazione di classi e di spostamenti di sede”.
Mebitek è solo l’ultimo dei firmatari, l’obiettivo è arrivare almeno a 2500 sostenitori. Tra questi c’è anche Antioco Floris docente di cinema all’università di Cagliari che scrive: “Che un’istituzione formativa pubblica non abbia una sua sede stabile è emblema della condizione in cui versa l’istruzione in questo diavolo di Paese. Come diceva Gaber, in una famosa canzone, “lo Stato peggio che da noi solo in Uganda”! E, amaramente, constatiamo che lo Stato si declina nei territori senza migliorarsi. Ci rifugiamo nell’ironia, ma c’è da arrabbiarsi davvero. Il caso del Liceo artistico di Cagliari è uno spreco di risorse, un tradimento delle ambizioni di chi aspira a svolgere un ruolo attivo nel campo delle arti, un oltraggio alla storia artistica della città e della Sardegna. Ci vorrebbe uno spazio moderno, qualificato e prestigioso, uno spazio in cui i giovani che devono formarsi in un ambito così complesso e delicato possano respirare un’atmosfera adeguata. Ma per la capitale della Sardegna sognare tanto è forse troppo.”
E ancora Andrea Nurcis, che fualunno dell’artista Foiso Fois, colui che ha dato il nome dell’Istituto: “Foiso Fois fu mio professore al Liceo Artistico di Cagliari, insieme ad altri artisti che hanno dato tanto alla cultura visiva in Sardegna. Sono assente dall’Isola da molti anni e rimango quasi incredulo nel venire a sapere che oggi in una città come Cagliari non esiste più un Liceo Artistico. Io studiai nella bellissima sede di via San Giuseppe, un ex convento nell’antico quartiere di Castello, dove le enormi aule luminose accoglievano studenti che arrivavano da tutto l’hinterland cagliaritano e che erano coscienti di frequentare una scuola libera, differente da tutte le altre, una scuola in cui un ragazzo poteva apprendere il valore dell’arte attraverso un’esperienza diretta con i materiali e le tecniche della pittura, della scultura e del disegno, sicuro di non ricevere mai un insegnamento convenzionale. Non conosco i motivi per cui oggi nella città in cui sono nato, già povera di opportunità per un giovane che abbia la passione per l’arte, sia addirittura “scomparso” il Liceo Artistico. Ne credo possano esserci motivi validi per una mancanza così grave verso la quale tutti i cittadini di Cagliari dovrebbero preoccuparsi: sarebbe accettabile se a Cagliari un ragazzo avesse delle difficoltà per frequentare un liceo scientifico o classico? Come può una grande città, capoluogo di regione, che anno dopo anno cresce sempre di più, con velleità di “Capitale della Cultura Europea”, negare a intere generazioni l’insegnamento artistico in una struttura valida e rappresentativa nel cuore della città, come quando a Cagliari vi erano ben due sedi del Liceo Artistico situate all’interno di bellissimi palazzi del centro storico?
Cari giovani studenti d’arte, se non vi ascoltano prendetevi gli spazi che vi occorrono, occupateli, trasformateli, la città è vostra non lasciatela in mano all’ignoranza della burocrazia e non permettete che la vostra passione per l’arte possa essere mortificata dall’ottusità politica e amministrativa della vostra città.
Roberta Sirigu pedagogista: “A Cagliari, città che vive già l’anomalia della mancata istituzione di un Accademia delle Belle Arti, esiste una periferia, “la periferia dell’educazione artistica”: più di 800 studenti iscritti al Liceo artistico Foiso Fois sono senza sede fissa. Ebbene, questi studenti , stanchi di essere sballottati da una sede decentrata all’altra, aspettano da anni che sia garantito il loro diritto all’istruzione stabile, dentro la città. Dal punto di vista pedagogico si parla tanto di dispersione scolastica, di azioni mirate a scongiurare questo rischio, eppure non ci si accorge di quando questo rischio, segnalato dai ragazzi e dagli insegnanti, è ignorato dalle istituzioni. Istituzioni politiche che dovrebbero garantire il diritto alla continuità educativa e la stabilità di una sede formativa La situazione che, per incuria e pressapochismo, si è creata intorno al liceo artistico Foiso Fois, rappresenta una ferita al tessuto culturale della città di Cagliari. Come si può permettere che la città perda il suo liceo artistico e gli studenti la possibilità di respirare l’arte che il centro della città può offrire?
Attraverso questa petizione indirizzata al comune metropolitano gli studenti chiedono aiuto “non meritiamo di essere lasciati soli, questo è il nostro sogno, non vogliamo che si trasformi in un incubo a causa di rimpalli di competenze politiche che, talvolta, giungono intempestivamente e creano ulteriori svantaggi. Come gli altri studenti di Cagliari, come gli studenti di tutta l’Italia e dell’Europa, desideriamo una scuola che ci accolga tutti e questa scuola la vogliamo a regola d’arte!”











