La carenza dei medici di famiglia è un problema assai diffuso in vari territori della Sardegna e anche migliaia di abitanti del centro del Medio Campidano devono fare i conti da anni con questa grave mancanza. La guardia medica riserva giorni e orari per espletare ricette e consulenze ma spesso, per chi ha necessità, il problema principale sono i tempi di attesa biblici che, non sempre, garantiscono il diritto alla prestazione sanitaria. “Mio marito, verso le 15, è andato dalla Guardia Medica perché siamo più di tre anni senza medico” spiega una residente. “Pare che ci siano più di 60 persone, spera di riuscirci entro domani mattina”. “Io avevo il numero 41. Niente visita né ricette, dovrò comprarle. Per le impegnative, a lunedì prossimo e la corsa a essere tra le prime 15 – 17 persone” espone un altro cittadino. “Mia sorella era la numero 14. Dalle 14.45 è rientrata alle 20, in fila c’erano circa 60 persone e un signore, che era in fila, ha comprato i numeri e li ha distribuiti”: insomma, tante testimonianze per una situazione che è diventata insostenibile e che rappresenta oramai quasi la quotidianità. Una corsa contro il tempo per avere anche solo una ricetta medica, una fila da affrontare che può durare molte ore sotto il sole o la pioggia poiché si attende nel piazzale del poliambulatorio situato in corso Europa. Sindaco e amministrazione comunale sono sempre al lavoro, per quanto gli compete, e in contatto con la Asl al fine di risolvere i disagi causati dall’assenza dei medici di base, ma, a oggi, la situazione è ancora questa: una sanità che zoppica anche per le necessità basilari, la carenza dei medici si fa sentire e a farne le spese maggiori sono sempre i cittadini.











