“La Giunta non prenda i soldi dalle tasche dei sardi aumentando l’Irpef e Irap, né dai Comuni già in difficoltà. Li chieda a chi ha causato in passato danni erariali, primo fra tutti il presidente del Pd, Renato Soru”.
Lo affermano Paolo Truzzu e Gianni Lampis, Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia-An, che condividono le preoccupazioni delle unioni dei Comuni (Anci, Aiccre, Asel e Cal), che temono i Tagli al Fondo unico, forieri di nuove imposte locali. I sindaci, inoltre, secondo i due esponenti del movimento di Giorgia Meloni, sconfessano due anni di politica della Giunta nei rapporti con il governo centrale.
“Il dietrofront ventilato dalla Giunta sugli aumenti di Irpef e Irap – afferma Truzzu (foto) – è sintomatico del fatto che chi dovrebbe guidare la Sardegna brancola nel buio e non sa come recuperare i soldi per coprire i buchi della mala gestione della cosa pubblica. Noi ci permettiamo un suggerimento: si inizi a fare cassa chiedendo i soldi a chi si è reso responsabile di un danno erariale, ad esempio, pretendendo gli 84 milioni di euro che Soru sta facendo pagare alla Ras per la vicenda Tuvixeddu”.
“Stiamo parlando di 60 euro a sardo, neonati compresi, che il segretario del Pd ha lasciato in eredità da saldare ai cittadini”, aggiunge Lampis “Questa sarebbe la vera operazione ‘Robin Hood’, altro che quelle fantasticate in Aula da una maggioranza allo sbando”.













