Il 18 si replica con la sfilata dei carri allegorici e la zeppolata per tutti. Il sindaco Tomaso Locci: “Due belle giornate da trascorrere in via del Redentore con musica e feste. Il 18 ci sarà la sfilata, si continua a lavorare anche con queste manifestazioni per rendere viva la città, creare anche un indotto e regalare momenti di socializzazione e condivisione per tutti”.
Baciati dal sole e riscaldati da una tiepida giornata più primaverile che invernale, gli alunni delle scuole di Monserrato hanno vivacizzato la città sfilando lungo un percorso che ha permesso a tutte le scuole di confluire, poi, ai giardinetti di via del Redentore, animata da maschere, stelle filanti e strumenti musicali costruiti con materiali di riciclo dalle scolaresche che hanno aderito numerosamente. Immancabili le zeppole, dolce tipico di questa festività.
Il 18 febbraio sarà la volta della sfilata dei carri, accompagnati dai gruppi a piedi, che inizierà il suo percorso in piazza Gennargentu, per arrivare ai giardinetti, dove ci sarà animazione, con musica, balli e attività all’insegna del divertimento. All’arrivo sono previsti dei premi per i carri ed i gruppi a piedi.
I due eventi sono organizzati dalle due assessore competenti, Emanuela Stara alla Cultura e Spettacolo e Fabiana Boscu, all’Istruzione e Politiche giovanili con il supporto della PGS Sardegna, che ha curato l’aspetto logistico e della sicurezza
L’assessora alla Cultura Emanuela Stara: “Il Carnevale è la festa del divertimento per eccellenza, che coinvolge bambini e adulti. Infatti anche quest’anno abbiamo riservato la mattine di giovedì grasso alle scuole mentre la sfilata dei gruppi e dei carri è prevista per domenica 18 con partenza da piazza Gennargentu, attraverso un percorso all’interno della città di Monserrato, che sarà felicemente animata dalle maschere”. Soddisfatta anche l’assessora alla Pubblica Istruzione Fabiana Boscu: “Quest’anno abbiamo raddoppiato il numero dei bambini, è un momento speciale di condivisione e allegria e abbiamo coinvolto anche i giovani iniziando, così, il percorso di coinvolgimento dei ragazzi come parte attiva della comunità”.









