Sul registro degli indagato ci sono i loro nomi. Quelli di Romano e Luca Mambrini, padre e figlio, accusati di abuso d’ufficio in concorso. Si tratta dell’inchiesta sul Cacip, che entra nel vivo dopo la condanna a due anni e quattro mesi dell’ex direttore Oscar Serci e l’assoluzione dell’allora presidente Sandro Usai e di Cristina Annamaria La Marca, responsabile della Energy Assets Managament srl.
Romano Mambrini, ex presidente della Camera di commercio di Cagliari, è stato anche componente del Consiglio di amministrazione del consorzio Cacip. Il figlio viene invece indicato dall’accusa come socio occulto di una delle società interessate all’affare dell’eolico nella zona industriale di Cagliari. Un business da milioni di euro.
La vicenda che li vede coinvolti risale al 2007. In base a quanto emerso dalle indagini, circa cento ettari di terreno sarebbero stati ceduti a dei privati – nel dettaglio quattro società napoletane e una sarda – per la realizzazione di impianti eolici, ma senza alcuna gara d’appalto. Tre milioni di euro in tutto per due aree a Macchiareddu.












