“La sanità? La pazienza dei sardi sta per finire, servono servizi veri e non contenitori: E sull”eolico i 210 mila sardi che hanno firmato la legge Pratobello vanno ascoltati”. A dirlo non è il centrodestra ma il secondo principale alleato di Alessandra Todde dopo il Pd: Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, corteggiatissimo dalla stessa Todde quando era affianco a Renato Soru per la campagna elettorale delle regionali fino alla svolta con la garanzia della candidatura a sindaco del capoluogo. Incassate candidature e vittoria dopo le provocazioni in campagna elettorale (l’apertura ad Azione, per dirne una), il tre volte sindaco Massimo Zedda non si fa scrupoli e non le manda a dire, seguendo la linea tracciata dai Progressisti che, da sempre, spingono per accelerare sulle nomine in sanità, dichiarando quello che ritengono più utile alla causa e non ciò che sarebbe meno dannoso per la coalizione.
Ora tocca a Zedda, che intervistato a Radiolina si schiera con l’editore-imprenditore re del cemento, che contro la Todde imbraccia quotidianamente il suo fucile mediatico trovando questa volta un alleato di peso, anche sulla questione rinnovabili, dove ancora una volta Zedda pressa la presidente a 5 stelle. Chiaro che, al di là dei temi specifici, il messaggio di Zedda è politico, lanciato attraverso quello che al momento è il principale antagonista politico della Todde. Il tutto accade mentre, quotidianamente, il bollettino del disastro in sanità si fa sempre più pesante: provate a prenotare una gastroscopia, e se non avete soldi per pagarvela mettetevi l’anima in pace perché prima di un anno e mezzo non se ne parla. E potrebbe anche andare peggio, per esempio se aveste bisogno di un ospedale: buttati in un corridoio in attesa di una visita e di una diagnosi.











