È stato fermato questa mattina Emanuele Ragnedda, indagato per la scomparsa della 33enne di Castelsardo Cinzia Pinna.L’imprenditore vinicolo si stava allontanando su un gommone.
Emanuele non è di certo un ragazzo improvvisato nel mondo degli affari: già suo nonno Sebastiano era noto in tutta la Gallura per i suoi guadagni nel giro dell’ edilizia. Poi, il padre del 41enne, Mario, ha introdotto in famiglia il mercato dei vini con estremo successo fondando la Capichera, un impero da 42 vigne nel cuore della Gallura.
L’azienda è stata poi venduta alla famiglia Bonomi nel 2022 ma già nel 2016 Emanuele aveva intrapreso una strada tutta sua nel mondo vinicolo creando il suo regno fra Palau e Arzachena e fondando Conca Entosa. Il vermentino di Ragnedda non solo è conosciutissimo e ambito ma è anche ritenuto il più caro della Penisola: si parla di un valore a bottiglia che si aggira attorno ai 1500 euro.
Ed è proprio in uno dei locali dell’azienda che Ragnedda avrebbe incontrato Cinzia la sera della scomparsa.
Al momento le indagini sono ad un punto estremamente cruciale e delicato e si aspettano risposte chiare circa la notte dell’11 settembre, quando Cinzia è scomparsa. La pista al momento seguita (ma non se ne escludono altre) è quella dell’omicidio e occultamento di cadavere.










