Eleonora Murgia, il personaggio del giorno: professione Arpist.a La storia della cagliaritana Eleonora e la sua arpa, tra Italia, Inghilterra e Svizzera. Eleonora Murgia, nata a Cagliari nel 1992, ha iniziato a studiare arpa con la Prof.ssa Tiziana Loi e, da quel momento, non ha più smesso. La sua storia è nata per caso, nessuno l’ha mai costretta o avvicinata alla musica, anche se, all’interno della sua famiglia, sia il padre sia il nonno hanno sempre amato questa forma artistica, ma non dal punto di vista professionale. “La professoressa Loi era venuta nella mia scuola elementare, a causa di un progetto scolastico che aveva l’intenzione di farci conoscere l’arpa, come strumento musicale. Io avevo solo 7 anni e non so cosa fosse scattato in me, ma ho avuto un colpo di fulmine. Così, tornata a casa, ho chiesto a mio padre se mi avrebbe potuto far suonare e lui ha detto di sì.” L’arpa è stata, quindi, la decisione che le ha cambiato la vita.
Eleonora, fino al diploma scientifico, ha proseguito i suoi studi musicali da privatista e, contemporaneamente, ha conseguito anche il Diploma in Arpa presso il conservatorio di Torino. Successivamente, sempre a Torino, ha frequentato il biennio in arpa, tenuto dalla Prof.ssa Bosio, conseguendo la laurea con ottimi risultati. Poi, la svolta: è partita a Londra per ottenere, dopo un anno, il titolo di Artist Diploma al Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance. “L’anno scorso, invece, mi sono dedicata a degli studi di stampo meno accademico, mentre i precedenti erano incentrati sullo studio dell’arpa solista. Ora, frequento un corso di Musicoterapia a Genova, organizzato dal Dottor Manarolo, e, nel frattempo, seguo anche il corso per abilitarmi al Metodo Suzuki, un metodo che mette l’imitazione alla base dell’apprendimento”.
Ma gli studi non si fermano qui, visto che, nel mese di Aprile, è stata ammessa al corso di Pedagogia musicale al Conservatorio di Lugano. Nel corso di tutti questi anni, però, Eleonora ha ottenuto svariati successi. Infatti, all’età di soli 16 anni ha fatto parte, come prima arpa, dell’Orchestra Giovanile Europea ed è riuscita, fin dal 2005, a vincere diversi concorsi internazionali, l’ultimo dei quali si è tenuto a Pordenone. Riguardo alle prospettive future, sostiene che la cosa più importante nel suo campo sia quella di avere una mente aperta, per cui vuole continuare a studiare ed a formarsi, soprattutto nel campo dell’insegnamento. “Se stai fermo, non ottieni niente di buono. Per cui, se ti muovi, riesci ad avere, attraverso i vari master o concorsi, maggiori contatti collaborativi che ti permettano di arricchire tutti gli aspetti che ti mancano”. Il suo sogno più grande? Vivere di musica, in tutte le manifestazioni artistiche che essa richiede. “Adesso sto ancora studiando, ma un giorno voglio potermi definire una brava musicista in quanto tale, in modo da trasmettere, a tutte le persone a cui insegnerò o che mi ascolteranno suonare, qualcosa di me. Perché chi fa musica fa qualcosa per gli altri”











