È vivo e illeso solo per una questione di tempo. Antonio Durzu avrebbe dovuto aprire la sua edicola in via Roma alle 7, il grosso ramo del ficus è crollato alle cinque e trenta. E, se il chiosco ha retto, in parte, è proprio perché era ancora chiuso: “C’è un’asta tra le due serrande che ha contribuito a parare il colpo. Se fossero state sollevate sarei rimasto molto probabilmente schiacciato dentro”, osserva l’edicolante. Nel 2020 aveva ricevuto dal Wwf il premio di custode dello storico albero. Ripensandoci, forse, me avrebbe fatto volentieri a meno: “Quando c’erano delle potature o degli interventi da eseguire sull’albero, c’è sempre stata una parte della cittadinanza e degli ambientalisti che si mettevano in mezzo”.
I danni sono comunque ingenti, Durzu non lo nasconde: “L’edicola andrà spostata. Non sono un tecnico e non posso dire se il ramo crollato sia legato ai lavori in corso in via Roma”. Appurare se ci sia qualche correlazione sarà infatti compito degli esperti. Intanto, ora come ora, ad Antonio Durzu basta essere un “miracolato”.