Compagnia della Guardia di Finanza di Cagliari, hanno concluso un controllo fiscale nei confronti di un’associazione culturale avente sede nel centro del capoluogo sardo.
Nel corso dell’attività ispettiva i Finanzieri hanno riscontrato che l’Associazione era solita organizzare, con cadenza almeno settimanale, delle serate musicali con musica dal vivo effettivamente rivolte ai soci ed in regola con la SIAE.
All’interno della struttura era stato installato un bancone da bar per la somministrazione di bevande a pagamento: tale attività, che può essere svolta dall’Associazione a beneficio dei propri soci, è tuttavia assimilabile ad attività commerciale poiché per sua natura non rientra tra le finalità e gli scopi indicati dello statuto associativo ed, in quanto tale, deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi come introito.
Tra il 2016 e il 2017 ha incassato oltre 18mila euro, senza dichiararli al fisco, e ha prodotto un’Iva di 5800 euro. A finire sotto la lente degli uomini delle Fiamme Gialle cagliaritane un’associazione culturale che ha sede nel centro del capoluogo sardo. I finanzieri hanno scoperto, all’interno della struttura, un bancone da bar: ogni bevanda veniva venduta ai soci: un’irregolarità, visto che “l’attività commerciale non rientra tra le finalità e gli scopi indicati dallo statuto associativo”.
Le Fiamme Gialle ricordano che “le associazioni senza scopo di lucro, proprio per la loro finalità non commerciale rivolta ai soli soci, godono di un regime fiscale particolarmente agevolato disciplinato dalla Legge 398/1991, che prevede una tassazione ai fini delle imposte dirette pari al 3% delle entrate di natura commerciale ed il pagamento del 50% dell’IVA dovuta purché l’ammontare complessivo annuo delle entrate commerciali non sia superiore a 400mila euro.Rivestono natura commerciale le cessioni di beni e le prestazioni di servizi che esulano dalle finalità e dagli scopi sociali, le sponsorizzazioni e i diritti televisivi. Le associazioni che rientrano nei parametri sopra stabiliti sono anche esonerate dall’obbligo dell’emissione dello scontrino fiscale. L’attività eseguita rientra nell’ambito dell’obiettivo strategico della lotta all’evasione fiscale affidata alla Guardia di Finanza, ma soprattutto è finalizzata a contrastare l’utilizzo improprio del particolare regime fiscale riconosciuto alle associazioni senza scopo di lucro evitando che siano celate, dietro le stesse, dei veri e propri esercizi commerciali”.










