Tragedia della disperazione a Corleone, vicino Palermo. Una donna di 78 anni avrebbe strangolato la figlia disabile 47enne con una corda e poi si è tolta la vita.
Questo quanto emerso dalle ricostruzioni effettuate dagli inquirenti che si sono trovati davanti i corpi ormai privi di vita nella loro casa.
Un dramma che ha scosso l’intera comunità e sul quale è intervenuto il sindaco Walter Ra: “Subito dopo la morte del marito, i servizi sociali del Comune si erano attivati per intraprendere un percorso di assistenza, la signora era ben seguita anche dai familiari. Così si era concordato un percorso graduale”, le parole di Ra riportate da QN. “La signora era inserita bene nel contesto parrocchiale, nella parrocchia di Santa Maria andavano sempre a messa. Avevano anche fatto dei viaggi, i familiari andavano a trovarle tutti i giorni. La situazione sembrava sotto controllo”. E prosegue: “Nelle ultime settimane era sorta una novità, la figlia oltre ad avere una disabilità mentale per l’autismo aveva anche grosse difficoltà deambulatorie, un ulteriore dramma”.











