L’ultimo avvistamento risale alla sera del 21 ottobre, era in un locale del paese e niente lasciava presagire il peggio: fu ritrovato il suo furgone bruciato e all’interno di esso il suo telefono. E poi il nulla.
“Sono ormai sei anni che di Cristian Farris, allevatore e ciabattino di Orroli, non si sa più nulla; trovato il suo furgone incendiato ma lui svanito nel nulla. Inutili le ricerche nelle campagne di Orroli, la mamma Giulia ed il papà Efisio non hanno mai smesso di cercarlo e sperare in un suo ritorno come anche i fratelli Vanessa e Walter ed i nipoti non si rassegnano. Io come Penelope Sardegna e come legale di fiducia della famiglia sono sempre rimasto al loro fianco sollecitando sempre nuove indagini al P.M. di Cagliari dott. De Angelis, presentando memorie di indagini difensive, partecipando a trasmissioni televisive e lanciando appelli a “CHI SA” su media, stampa ma ad oggi nulla, solo voci, dicerie non sostenute da reali testimonianze o almeno indizi” spiega l’avvocato Gianfranco Piscitelli.
Che fine ha fatto Cristian? “Eppure io sono certo che c’è chi sa e non parla! Ed è a loro che mi rivolgo, il mio cellulare è 388.6311738, la mia mail è [email protected] perché non mi contattate anche anonimamente e mi date qualche indizio per ritrovare Cristian vivo o almeno i suoi resti, per permettermi di dare una risposta certa a una madre ed un padre disperati e logorati dal non sapere, dalle mille domande che si pongono. Non c’è nulla di peggio e doloroso del non sapere, del non avere certezze, persino nella più triste delle ipotesi, il non avere la possibilità di piangere, portare un fiore, iniziare un percorso di elaborazione di un lutto”.
Un ulteriore appello per sapere cosa è accaduto: “Qualsiasi cosa sia successa, chi sa parli, aiutatemi ad aiutare questa famiglia, a questo punto non chiediamo agli eventuali responsabili di farsi avanti ma solo delle indicazioni certe che ci permettano di non considerare più Cristian una persona scomparsa.
Rispondete al mio appello, vi garantisco l’anonimato ma dateci certezze.
Chi dimentica cancella, noi non dimentichiamo”.













