“Domani in migliaia a Cagliari per difendere il mondo agricolo”

La grande protesta di Coldiretti che domani rischia di paralizzare Cagliari: “Falliti tutti i boicottaggi, ora il mondo agricolo sardo si ribella e scende in piazza”


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“La convocazione del tavolo sul comparto ovicaprino è un tentativo ovvio di boicottare la manifestazione di domani a Cagliari di migliaia di pastori e agricoltori. Ci rifiutiamo di stare a questi giochi – fanno sapere da Coldiretti Sardegna – per questo oggi non abbiamo partecipato ad un tavolo convocato il giorno prima della manifestazione. Non era mai successo in passato. Domani tocca al Consiglio Regionale, di tavoli in tre anni ne sono stati fatti anche troppi, ma non quelli necessari per dare risposte immediate all’agricoltura sarda.  Noi in Regione andremo domani con i nostri soci ancora più arrabbiati e indisposti, per via di una politica che ha nel Consiglio Regionale la possibilità ultima di dare risposte concrete”.

“Il tavolo lo chiedevamo da due anni – evidenzia il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – ed invece arriva a poche ore dalla manifestazione. Domani arriveranno a Cagliari allevatori e agricoltori da tutta la Sardegna per dare la sveglia a questa politica sorda. Responsabilmente abbiamo dato credito ad una Giunta che sulla carta metteva al primo posto dell’agenda politica l’agricoltura. E’ stato l’ennesimo inganno”.

“Ormai i buoi sono scappati dalla stalla – sottolinea il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – e la politica si dimostra ancora inadeguate nell’interpretare e risolvere i problemi dei cittadini sardi. Rincorrono le emergenze ma ancora non abbiamo letto risposte concrete e praticabili per tamponarle, ne per programmare il futuro. La risoluzione licenziata nei giorni scorsi dalla Commissione Attività produttive parla male e solo di pastorizia, ignorando, a distanza di tre anni, tutto il resto dell’agricoltura che è in agonia. Lo stesso incontro di oggi, oltre poter risultare strumentale, è monotematico”.

“Costo dell’acqua, prezzo del grano, fauna selvatica, concessioni demaniali per la pesca, organismo pagatore regionale, Refresh, macellazioni e credito dove sono nell’agenda della Regione Sardegna? Dove sono gli interventi a sostegno ed accompagnamento di questi settori fondamentali – accusa Battista Cualbu che continua –. In 3 anni non hanno ancora speso un euro con i nuovi bandi di investimento del Psr e hanno restituito 26 milioni di euro del vecchio Psr guadagnando il podio di legno: siamo al terzo posto nella lista nera delle Regioni italiane che hanno disimpegnato più fondi comunitari. Tutti adesso parlano e si interessando di agricoltura, anticipano anche le iniziative del ministro delle Politiche agricole con il quale abbiamo avuto più di un’interlocuzione e dal quale aspettiamo (dalla suo voce e non dai ventriloqui) che espliciti gli impegni presi. Domani a Cagliari saremo in migliaia, agricoltori, allevatori e pescatori di tutta la Sardegna. Ci scusiamo per il disagio che creeremo ma c’è in gioco la nostra agricoltura tradita da una politica che ancora una volta si è schierata dalla parte di chi specula e non di chi produce e lavora quotidianamente”.


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