Una tematica che tiene banco e che mette in netta contrapposizione chi evidenzia gli aspetti negativi e chi, invece, non disdegna le operazioni messe in campo nel gran contesto delle fonti rinnovabili. A dar voce ai vari partecipanti, il comitato del Parteolla Gerrei: presente anche il sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis, che, con la sua solita fermezza e, dati alla mano, ha risposto a chi “difende” la “questione”.
“Hai guadagnato un sacco di soldi rubando la terra, dai chistiona”, “disturbatore seriale vai dappertutto a rompere le xxxx, basta” sbotta il pubblico contro difende le azioni intraprese per la transizioneenergetica. “Un milione 564 sardi inquina quando 57 milioni di tanzaniani” spiega un ambientalista. Ma il suo discorso è stato interrotto più volte tra il clamore dei presenti che hanno manifestato il proprio dissenso.
Acclamato, invece Onnis, che oggi ha riassunto il dibattito di ieri esponendo: “Ci sono stati momenti tempestosi. E perciò: basta con questa storia che tutte le opinioni hanno eguale dignità. All’opinione di chi sostiene che le pale eoliche vanno piantate sempre e comunque, anche a costo di schiacciare le comunità locali, perché “dobbiamo” fare la transizione ecologica, io non riconosco alcuna dignità. Proprio come non hanno dato alcuna dignità alla mia opinione le multinazionali venute a Villanovaforru a fare i loro comodi, fregandosene di ciò che pensavamo io e i miei compaesani. Le leggi e i tribunali sono contro di noi. È contro di noi l’ambientalismo che se la fa con i grossi player del mercato elettrico. Tiriamo fuori le unghie e difendiamoci da soli. Ieri sera è finita con i carabinieri in sala. Basta con i soprusi”.












