Ha aperto a ottobre 2020, nel pieno della terza ondata della pandemia del Coronavirus, una pizzeria a Dolianova, in corso Repubblica. Voglia e volontà di ampliare il suo lavoro, visto che Tony Cocco, 41 anni, è un famoso rosticcere ambulante, conosciuto da tanti anni non solo a Dolianova, ma anche in altri Comuni sardi. Ma la sfida di aprire la pizzeria, purtroppo, è naufragata dopo sette mesi: “A fine maggio la chiuderò, ho iniziato in piana pandemia e il Covid non mi ha consentito di affrontare una stagione normale e tranquilla”. Gli affari, però, non sono andati male: “La difficoltà principale è stata quella di trovare dipendenti giusti. Offrivo un contratto sicuro, ma alla fine non è mai rimasto nessuno”. E Cocco fa l’elenco di tante situazioni e casi che l’hanno portato a prendere la decisione di abbassare per sempre la serranda del locale.
“C’è chi mi aveva detto di essere un esperto pizzaiolo o infornatore ma poi non era così. In più di un caso, però, hanno preferito rinunciare a lavorare nella mia pizzeria per andare all’estero, in Francia, a fare la stagione estiva. Alla fine dovevo restare, tutte le sere, buttato in pizzeria, non avevo più tempo per la mia famiglia”. Casi, quelli raccontati dal ristoratore, che quanto meno “stridono con la situazione di crisi che, ancora, sta colpendo l’Isola. Non ho mai trovato lo staff ideale, ho già salutato tutti i miei clienti sia dal vivo che su Facebook”.












