Dietro lo Sguardo, la mostra collettiva di fotografia sotto la direzione artista di Italo Medda a Cagliari, a Palazzo Marini fino all’11 ottobre, visitabile dalle 18 alle 20. Gli scatti sono opera di Giovanni Coda, Attilio Della Maria, Elisa Donato, Gigliola Lai, Italo Medda, David Nilson, Paola Puccini
Testo critico
Altrove.
Altro-v’è. V’è altro. Dove è l’altro. O ancor meglio dove è l’altro?
La visualizzazione dell’altro al di fuori di noi stessi, funzione biologica degli organi visivi.
Il vedere, conoscere funzione esistenziale dello sguardo.
Questi lavori animano questa forte dualità e creano o meglio riproducono quello spazio non comprensibile dove lo sguardo diventa bisogno ontologico, dove lo sguardo diventa un essere nel mondo. Essere con gli altri osservandoli e riconoscersi in sé stessi nell’atto stesso del guardare. Osservare ed essere osservati. Soggetto ed oggetto, descrittori e descrizione. Come in una traccia realizzata su due livelli.
Da sempre la corporeità ha dovuto lasciare il primato di bellezza e introspezione agli occhi, da sempre a questi spetta la narrazione dell’io. Ma rivolti verso l’esterno e riflettenti non possono che appartenere a una visione spazio-temporale più grande. Non possono che ri-flettere nella loro organica funzionalità il mondo.
Limes lo sguardo di incontri e di passati, confine di energici conflitti, argine di emozioni e sentimenti.
Una mostra dedicata allo sguardo è una mostra pretenziosa, non semplice. Richiede una grande capacità di non banalizzare il oggetto rendendolo solo oggetto.
Questi lavori respirano questa necessità. Abbandonano lo spazio ritualistico del ritratto fine a sé stesso esteticamente ed abbracciano tematiche più ampie. S’immergono nel flusso della loro presenza nella realtà. (Alessandra Ruggiu)
(foto di copertina Gigliola Lai)












