Desulo – Si sente male mentre era alla guida dell’auto ma l’amico, che era affianco a lui, gli salva la vita grazie a una manovra di soccorso urgente: “La tempestività dell’intervento è fondamentale”. Ora si ride e si scherza ma ieri nella comunità montana, dove tutti si conoscono e si vogliono bene, si sono vissuti attimi di paura. A raccontare l’accaduto è stato il sindaco Giovanni Melis: “Sandro fammi la cortesia: evitami queste preoccupazioni. E ricorda che sia tu che il tuo compagno di bar Fabrizio Floris potete entrare in ospedale solo accompagnati da un TSO a mia firma”. “Sindaco, si dice che tutto è bene quello che finisce bene. Ieri ho fatto passare un bellissimo compleanno a Fabrizio. Solo che il regalo me l’ha fatto lui assieme ai medici, 118 e all’elisoccorso di Areus”. Battutaccia mia, parole sincere di Sandro Gioi che sabato ha rischiato tanto. Faceva un giro in auto con l’inseparabile Fabrizio, quando ha avuto un malore alla guida. Fabrizio non ci ha pensato due volte: è riuscito ad arrestare l’auto e praticare una manovra di soccorso urgente”. Un malore che poteva provocare la morte per soffocamento ma, grazie all’amico di mille avventure, per fortuna, tutto si è ben risolto. “Subito sono arrivati i medici Salvatore Chessa e Sebastiano Zanda, l’equipe del 118 e, pochi minuti dopo, l’elisoccorso di Areus dalla base di Nuoro. Sandro mi ha evidenziato un dettaglio fondamentale: quello della tempestività dei soccorsi. “Sono arrivati quasi subito, trattandomi con grande competenza e professionalità, oltre che una umanità che non ha paragoni. Il medico a bordo, giovane, molto gentile mi ha spiegato tutto e in pochi minuti siamo arrivati a Nuoro. Ecco ci tengo che tu scriva che c’è una sanità che funziona, velocissima e può salvare le vite. Una sanità dal volto umano e che deve essere ringraziata sempre”. Sandro Gioi ora è di nuovo a casa, ha avuto il tempo di festeggiare la nipotina Arianna, neolaureata e stamattina mi ha chiamato. Per dirmi che era tutto a posto. E per raccontare di una sanità umana, rapida ed efficiente. Un aiuto dal cielo potremmo dire, complementare a quello celeste, fatto di persone coraggiose che, in volo, arrivano come angeli a cercare di vincere l’eterna lotta tra vita e morte. Al grazie di Sandro, si aggiunge il mio personale a tutti i soccorritori e soprattutto a Fabrizio: per quanto sia matto quando bravo giocando al calcio, sabato si è dimostrato impavido ed efficace; suo malgrado un eroe cittadino. Qua nella foto Sandro Gioi, il beneficato, Nicola Frongia, ex bravo calciatore che capisce nulla di calcio, Sandro Locci, il barista che li sopporta e Bizio Floris, l’amico matto, ma che al momento giusto ha fatto la cosa giusta! Così mi piace vedervi. Così sia per mille anni ancora”.









