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Debutta nell’Isola il Glass Duo di Anna e Arkadiusz Szafraniec

di Redazione Cagliari Online
26 Giugno 2017
in cultura

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Un affascinante viaggio sul filo delle note con la straordinaria arpa di vetro creata dagli artisti polacchi Anna e Arkadiusz Szafraniec – alias il Glass Duo, originale ensemble cameristico che reinterpreta i capolavori della musica classica trasportandoli sullo strumento fatto di trasparenti calici – una variazione interessante sull’uso dei bicchieri da vino. I due artisti saranno protagonisti mercoledì 18 maggio alle 21 al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia, giovedì 19 maggio alle 21 al Padiglione Tamuli nelle ex Caserme Mura di Macomer (dove inaugureranno la XV Mostra del Libro) e venerdì 20 maggio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale per la rassegna “Classica con Brio” firmata CeDAC, nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

Una performance raffinata e virtuosistica in cui si alternano pagine celeberrime e brani contemporanei, che si arricchiscono di nuove e insolite sfumature nell’interessante gioco armonico dei cristalli: l’arpa di vetro – inventata pare nel 1741 dall’irlandese Richard Pockrich, che ne fu uno dei più apprezzati interpreti, e diventata popolare in Europa già a metà del Settecento, tanto da ispirare artisti come Christoph Willibald Gluck e Wolfgang Amadeus Mozart, oltre a Benjamin Franklin che realizzò la prima Glass Harmonica (versione meccanica dello strumento) nel 1761, è ritornata in voga non solo in forma d’intrattenimento conviviale nel XX Secolo dopo lo storico concerto di Bruno Hoffmann nel 1938 al London Museum.

Il Glass Duo – noto e apprezzato in Europa e nel mondo, spesso ospite di importati e prestigiose rassegne e festivals – proporrà un’intrigante antologia di opere composte tra l’Età Barocca e il Terzo Millennio, con incursioni nel Romanticismo e nel folklore nordico, tra echi della tradizione musicale dell’Europa dell’Est e il fuoco della passione che anima il tango argentino.

Ouverture nel segno di Edvard Grieg – il grande compositore e pianista norvegese, allievo di Liszt e apprezzato da Verdi e Čajkovskij – con “Il mattino” (Morning Mood) – preludio all’atto IV e la “Danza di Anitra” (Anitra’s Dance) ispirata alla figura seducente e misteriosa della figlia di un beduino, dalle musiche di scena del “Peer Gynt”. Spazio poi all’emblematico Adagio in Do Maggiore per Glassharmonica KV 356 di Wolfgang Amadeus Mozart, dedicato a Marianne Kirchgässner, virtuosa dello strumento, che mette in risalto la timbrica cristallina e le peculiarità espressive delle coppe di vetro – e dunque perfetto per essere eseguito sull’arpa di bicchieri.

In un felice gioco di rimandi interni – ed epoche a confronto – la meravigliosa Toccata in Re minore di Johann Sebastian Bach, dalla scrittura estremamente virtuosistica, è giustapposta alla Gavotte del figlio del maestro di Eisenach, Johann Christian Bach, divenuto a sua volta uno dei maggiori compositori del suo tempo, e tra i massimi autori dello stile galante. La soave “Danza della Fata Confetto” (Dance of the Sugar Plum Fairy) da “Lo Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij lascerà il posto – per un’incursione nella piene temperie romantica – al Prelude op 28 n. 4 e la Mazurka op. 68 n. 2, duplice e felice espressione dell’arte del pianoforte secondo Fryderyk Chopin.

Il compositore e pianista polacco Karol Szymanowski firma un’ulteriore variazione sul tempo della danza con la Mazurka op.50 no 1 mentre lo spirito del popolare ballo argentino (lo struggente e appassionato “pensiero triste che si balla”) risuonerà nel “Libertango” di Astor Piazzolla. Suggelleranno il concerto “Winter Scetches: First Snowflakes” del pianista, compositore e direttore lituano Balys Dvarionas, e “Songueira” dello stesso Arkadiusz Szafraniec.

Le armoniose vibrazioni della “musica per bicchieri” del Glass Duo hanno ammaliato spettatori di ogni latitudine, pubblici colti e preparati, amanti della classica e semplici curiosi – con repertori sempre diversi per un ideale itinerario sonoro attraverso i secoli, dal Barocco al Novecento – fino alle soglie del terzo millennio. L’affiatato ensemble ha suonato al Festival de Musica de Morelia in Mexico come al Visegrad Music Festival e al Busan Chamber Music Festival nella Corea del Sud; al Singapore Festival of Arts di Singapore, all’Altstadtherbst Kulturfestival Duesseldorf in Germania; all’Internationaal Festival van Vlaanderen Gent in Belgio; all’International Music Festival, Mood Indigo di Bombai, in India; al Warsaw Autumn in Polonia, al Polish Harmonies Chopin & Beyond di Austin, negli USA.

Ospiti del Klaipeda Music Spring in Lituania, Anna e Arkadiusz Szafraniec si sono esibiti anche all’International Festival Round About Chopin di Vienna in Austria e al Festival di Santo Stefano a Bologna, in Italia; a La Folle Journee di Varsavia in Polonia e all’International Chopin Festival di Duszniki, sempre in Polonia; all’International Music Festival “RESUREXIT” di Siauliai, in Lituania; all’Automne Musical de Marchienne in Belgio; all’International Mozart Festival “Mozartiana” di Gdansk, in Polonia e all’International Classical Music Festival di Mažeikiai in Lituania. Le loro performances sono state applaudite anche all’International Bach Festival “Bakhosluzheniye” di Kaliningrad, in Russia; ai Days of Karol Szymanovsky’s Music di Zakopane in Polonia; al Christopher Summer Festival di Vilnius, in Lituania e al Royal Concerts Chamber Ensemble Festival di Varsavia, in Polonia; al Musik i Glasriket in Svezia e all’International Chopin Festival “Chopiniana” di Varsavia in Polonia.

Tags: glass duomusicaSardegna
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