Chiusa l’indagine sulla morte stradale di Davide Toro, il ragazzo investito a Quartu nel 2019: contestato l’omicidio stradale al ricciaio di Quartu che lo investì. Il 30 marzo 2019 Davide Toro rientrava, a Quartu, alla sua abitazione, dalla sua solita passeggiata nel vicino parco: ha attraversato via Fiume sulle strisce pedonali ma, giunto al marciapiede opposto, un furgone lo investì. Alle prime ore del giorno successivo Davide moriva per le lesioni subite.
Il pm della Procura di Cagliari Andrea Vacca, dopo attente indagini e perizie, “ha stabilito la responsabilità del conducente del furgone contestandogli l’omicidio stradale”, ha dichiarato Gianfranco Piscitelli, legale della famiglia Toro.
“Davide era un ragazzo pieno di vita, serissimo e con una brillante carriera aperta davanti a se lavorando al fianco del papà Carlo per la vendita di ricercatissimi materiali medico-ospedalieri innovativi che lo portavano ad essere spesso presente in prima persona nelle sale operatorie degli Ospedali dove era benvoluto e stimato dai più prestigiosi nomi della chirurgia e diagnostica.
La morte di Davide ha riportato in luce il tristemente noto problema di via Fiume a Quartu, strada a quattro corsie con spartitraffico centrale che attraversa un centro abitato ad alta densità: su questa strada, quello di Davide non è stato né il primo né l’ultimo incidente perché le auto sfrecciano nei due sensi di marcia a tutta velocità senza alcun controllo e, nonostante le lamentele e proteste degli abitanti, il Comune non ha provveduto a posizionare dissuasori, strisce pedonali sopraelevate ed illuminate. Per ricordare Davide i genitori, inconsolabili per la perdita del loro unico figlio, hanno fatto dipingere un murale proprio nel parco dove è avvenuto il tragico incidente, murale inaugurato con l’intervento di amici, familiari e residenti il 19 luglio 2020, giorno in cui ricorre il compleanno di Davide”,











