Ha guidato il carro attrezzi per un quarto di secolo in tutte le strade di Cagliari, per rimuovere automobili in sosta vietata o in doppia fila. Dallo scorso primo aprile, però, Davide Muccelli, 54enne cagliaritano, è stato a sua volta rimosso dall’incarico. “Cassa integrazione, praticamente disoccupato”, spiega. C’è anche lui tra i lavoratori che, con l’arrivo della nuova società che si è aggiudicata l’appalto del Comune, sono stati improvvisamente tagliati fuori. Un taglio che rischia di essere permanente: “Passo da 1500 a ottocento euro al mese che, forse, inizierò a vedere tra due mesi, perchè l’Inps non paga subito. Ci vogliono portare via questo lavoro che facciamo in maniera professionale”, afferma, “è pieno di complicazioni e problemi, ci vuole esperienza”. Certo, capitano le giornate difficili, quasi tutte. Chi si vede portar via la propria automobile non ha mica il sorriso sulle labbra: “Capitano i battibecchi, ma noi spieghiamo che stiamo solo eseguendo gli ordini dei vigili”. La sua posizione, come quella dei colleghi, è in bilico. Domani dovrebbe esserci un incontro con prefetto e questore, ma i dubbi restano, e sono comunque tanti.
E allora, nell’attesa di un possibile miracolo, Muccelli racconta tanti aneddoti: “Molte volte abbiamo fatto una colletta tra noi lavoratori per aiutare le persone disperate che non avevano i soldi per ritirare l’auto. L’appalto non prevede sconti, diciamo che sono state opere di buon cuore”. Che, raccontate oggi, hanno tutto un altro sapore. “Oggi non ho più un lavoro, a 54 anni chi mi prende? Solo la nuova ditta, ma posso garantire che questo appalto non funzionerà perchè è troppo oneroso, non ci rientra nessuno. Se il Comune vuole una cosa seria, dovrebbe aumentare gli introiti”.









