La Ss 131 bloccata in direzione San Sperate, a Muros stesso discorso, con i tir arrivati sin da Porto Torres. Stessa situazione a Thiesi, con i camion incolonnati che arrivano con le loro ruote su una delle principali arterie sarde. Da nord a sud della Sardegna la protesta degli autotrasportatori si fa sentire, a colpi di clacson e con i mezzi a passo di lumaca. Una rabbia che unisce tutte le province sarde, inclusa quella di Oristano, con una colonna di camion già arrivata al porto industriale, e Cagliari, in viale La Playa. L’ira è immensa: il gasolio a prezzi stellari ha portato centinaia di titolari di aziende a fermarsi, da oggi e sino a quando non arriveranno fatti concreti. Nelle prossime ore si saprà l’esito dell’incontro, in Consiglio regionale, al quale hanno preso parte una delegazione di lavoratori. Le richieste sono chiare: taglio delle accise sulla benzina e di tutti i costi, che hanno segnato rialzi choc, dagli additivi alle consegne da fare oltre mare.
La protesta potrebbe durare non meno di tre giorni. E, in caso di mancato accoglimento delle richieste degli autotrasportatori, prolungarsi sino a chissà quando.







