Aumenti a raffica con una maxistangata in arrivo per i ponti di primavera: dalla benzina ai voli aerei, muoversi nel periodo fra il 25 aprile e il 1 maggio sarà un vero incubo. Soprattutto, come sempre, per i sardi, che non hanno alternative ai costi assurdi degli aerei. Che, a ogni ponte e festività, diventano ancora più proibitivi.
Secondo Assoutenti, gli attesi ponti primaverili costeranno agli italiani circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno a causa dei forti aumenti di prezzi e tariffe in tutto il comparto turistico e dei trasporti, con un aggravio di spesa da complessivi 780 milioni di euro sul 2023.
Inflazione e instabilità geopolitica in corso non hanno scoraggiato le partenze, così come gli incrementi tariffari che hanno comunque segnato un aumento del +18% negli ultimi 12 mesi. Ma, secondo l’associazione degli operatori turistici di Confesercenti, gli aumenti non possono lievitare ulteriormente.
A pesare sui ponti saranno i rincari che stanno interessando tutto il comparto turistico, e che toccano ogni aspetto delle vacanze: i pacchetti vacanza, ad esempio, hanno registrato nell’ultimo mese un aumento del +8,2% su base annua, ma sensibili rincari riguardano anche gli alberghi che hanno ritoccato le tariffe del +6,9% e gli alloggi in altre strutture (b&b, case vacanza, ecc.) che segnano un +8,4% su anno. Proibitivo spostarsi in aereo: i voli nazionali aumentando del 19,1% rispetto al 2023, quelli europei del 16,5%, +7,3% i voli internazionali.
Non andrà meglio a chi sceglie il treno: i biglietti rincarano dell’8%, mentre autobus e pullman salgono del 4%. Chi si sposterà in auto dovrà fare i conti con gli ultimi rialzi dei carburanti: i prezzi alla pompa di benzina e gasolio continuano a salire senza sosta, nello scorso fine settimana si sono sforati i 3 euro sulle autostrade.








