Ha realizzato un videogioco che si snoda tra nuraghi e leggende, il giovane è oramai al centro dell’attenzione internazionale per idea e promozione del territorio associata alla tecnologia del gioco, quella che cattura e alimenta la curiosità di chi, attraverso il virtuale, ha la possibilità di scoprire il mondo reale. È stato realizzato per essere la tesi di laurea di Stefano Piras, il giovane che si è laureato al conservatorio di Cagliari e ha deciso di frequentare, successivamente, il master “Musica per videogiochi” presso il conservatorio Santa Cecilia di Roma. E perché, allora, non creare qualcosa che racchiudesse anche una promozione del territorio sardo? I nuraghi, d’altronde, sono sempre state costruzioni che conservano ancora quel giusto mix tra mistico, spirituale e occulto: monumenti unici che fanno ancora sognare e pensare come la dimora degli abitanti di Atlantide, l’isola, forse, non immaginaria di Platone dove ricchezza e abbondanza dominarono sino al cataclisma che spazzò via tutto. Chi è appassionato dei videogiochi non può non amare la suspense e la tensione che l’horror garantisce e che accompagna una coppia straniera che decide di trascorrere il solstizio d’estate proprio nel nuraghe che in origine si chiamava “su Idili”, come la località che lo accoglie. Una esperienza in Inghilterra per crescere e rafforzare la consapevolezza che la sua terra è unica e inimitabile: soldi e successo immediato sono stati superati da una strada un pò più lunga e complicata ma da calcare tra gli affetti che per lui sono incisi nel suo cuore, come le torri di pietra nell’Isola abbracciata dal mare.
Quasi un anno è passato dalla presentazione del gioco Idili, https://www.castedduonline.it/isili-presentato-il-videogioco-ambientato-nel-nuraghe-is-paras/amp/ “come va? Bene” spiega Piras che ha investito tutto nel progetto in cui crede e il tempo sta rafforzando speranze e previsioni.
Un survival horror in prima persona ambientato in Sardegna per scoprire la tradizione sarda e vivere le sue terrificanti leggende mentre prendono vita nelle mani dei giocatori: ecco così che Piras è approdato qualche giorno fa anche al convegno internazionale sui videogiochi, un motivo in più che dimostra che cuore e capacità possono andare decisamente d’accordo.
La storia: John ed Ellie sono due turisti americani che si ritrovano invischiati in un conflitto tra forze antiche e oscuri segreti che tormentano l’isola da millenni. Si vestiranno i panni di John, e bisognerà usare tutta l’astuzia e l’ingegno per evitare la presenza oscura che infesta i boschi e gli alberi, mentre si cerca di salvare la fidanzata e tornare al sicuro nel villaggio. Ma più il mistero si dipana, più si scoprirà che in Sardegna le cose non sono come appaiono in superficie.
Il team Megalith Interactive Studios è una squadra giovane composta da persone senza esperienza specifica nel mondo dell’industria dei videogiochi. “Siamo appassionati, indipendenti e con un budget zero. Idili è il frutto di uno sforzo comune e con esso vogliamo mostrare le nostre capacità e provare ad entrare nel mondo dei videogiochi con un progetto che esce in accesso anticipato perché vuole essere molto di più di quello che uscirà come primo pubblicazione. Gli asset che compongono la mappa di gioco sono originali al 100%, fatta eccezione per la vegetazione, e di questo siamo molto orgogliosi in quanto l’archeologia e i luoghi della cultura e della tradizione mostrati nel gioco cercano di essere una riproduzione fedele della controparte originale”.











