Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Cala Pira a Castiadas, poi Costa Rei e tutta la costa di Arbus. E, sicuramente, anche tante altre spiagge sarde sono, anche dopo Ferragosto, meta dei furbetti degli ombrelloni e dei lettini. Una tattica, quella di occupare gli spazi, spesso i più pregiati e vicini al mare, che ha visto nelle scorse settimane, soprattutto nel nord dell’Isola, l’intervento della Guardia Costiera, con mega sequestri di sdraio, asciugamani e decine di parasole. Ma i controlli, a quanto pare, non sono così costanti come desiderano i vacanzieri che, spesso dopo avere guidato per ore, non solo devono pagare il parcheggio, ma si trovano a cercare, con il lanternino, qualche metro a disposizione. Le testimonianze, nel pieno dell’estate 2022, fioccano alla nostra redazione. Ilaria Di Giovanni è appena tornata da Cala Pira: “In una spiaggia a pagamento non trovo posto perchè ci sono ombrelloni e lettini di persone che occupano spazi di spiaggia, pubblica, senza essere presenti. Sicuramente”, afferma, “si tratta di posti occupati anche dal giorno prima”. Giornata di mare rovinata, quindi, e non è l’unica segnalazione.
“Sabato abbiamo avuto una disavventura a Porto Palma, nella marina di Arbus”, racconta una nostra lettrice, Anya Murgia. “Siamo stati vessati, umiliati da una ventina di ragazzini quindicenni veneti che, al loro arrivo, hanno trovato accanto al loro ombrellone i nostri. A detta loro, siccome hanno la casa, la spiaggia è di loro proprietà e l’ombrellone lo possono lasciare piazzato tutto il giorno e scendere in spiaggia quando vogliono. Ho chiamato la Guardia Costiera ma non hanno fatto niente, e l’andazzo è ogni volta lo stesso”. Un’altra testimonianza, lasciata nella nostra pagina Facebook, arriva da Davide Orrù: “Senza parlare di Costa Rei. Arrivo alle 8 di mattina da Cagliari e la spiaggia è occupata da ombrelloni e sdraio dalle 6:30”. I bagnanti, poi, “scendono con comodo alle 10. Però l’importante è multare chi parcheggia male”, aggiunge, sdegnato, Orrù.