Da Carloforte a La Maddalena, i sindaci delle isole minori sono sul piede di guerra contro l’obbligo del super green pass per poter salire a bordo dei traghetti che li collegano con i territori madre. E così, nel giorno in cui il certificato verde rafforzato entra ufficialmente in vigore in tutta Italia anche sui mezzi di trasporto, i sindaci sono scesi in piazza a protestare e chiedere una deroga al governo. Non è una mobilitazione no vax, precisano gli organizzatori, ma un sos per non rimanere confinati. “Per muoversi sulla terraferma esistono modi alternativi per spostarsi. Noi, per raggiungere la madre isola non possiamo evitare il traghetto e andare a nuoto”, dice il sindaco di Carloforte, Tore Puggioni. La proposta, condivisa a livello nazionale con le isole minori di tutta Italia, è quella di consentire a chi risiede di potersi spostare con il green pass semplice, quello ottenibile anche con tampone, anche perché solo su 4 delle 87 isole minori – spiegano i comitati – abitate esistono presidi ospedalieri. “La situazione è drammatica, si profila il sequestro di persona per chi non può mostrare il lasciapassare perché è scaduto, ha fatto solo la prima dose e non sono trascorsi 15 giorni, non vuole o non può vaccinarsi”, spiegano gli organizzatori della protesta precisando però che non si tratta di una manifestazione no vax, ma solo di non restare isolati oltre che isolati, nell’impossibilità di raggiungere servizi spesso anche primari come lavoro, studio, salute o ricongiungimento familiare.











