Il cuore immenso dei cagliaritani: “Il letto ortopedico per mia zia fratturata donato da una ragazza, non cadrà più”

Olimpia Caschili è un’87enne più felice. Dopo aver penato per avere un letto confortevole e un fisioterapista per curarsi dopo una brutta caduta, tanto da rivolgersi a Casteddu Online, è arrivata la svolta. La nipote Renata Sanna: “Una giovane ci ha donato il letto, è dei frati di viale Fra Ignazio. Quando non ci servirà più lo restituiremo. Finalmente l’Ats ci ha dato un fisioterapista gratis, tra 24 sedute mia zia potrà tornare a camminare”


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Dalle lacrime alla felicità. Olimpia Caschili, la nonnina 87enne di Pirri fratturata e abbandonata senza panni, un letto ortopedico e un fisioterapista dopo una brutta caduta. Il ricovero al Brotzu, poi le dimissioni dopo l’intervento. E il “silenzio” da parte dell’Ats, che inizialmente aveva “negato i panni e il letto ortopedico”, costringendo i familiari a fare davvero i salti mortali per poterla seguire praticamente 24 ore su 24. La nipote Renata Sanna aveva denunciato tutto a Casteddu Online e Radio Casteddu: “Mia zia 87enne fratturata e abbandonata a Cagliari senza panni e letto ortopedico, aiutateci”. E, nel giro di pochi giorni, gli aiuti sono arrivati per davvero. Non solo messaggi di solidarietà, ma anche fatti concreti: “Una ragazza ci ha donato il letto ortopedico dopo averlo preso dai frati di viale Sant’Ignazio. Finalmente zia non cadrà più, quando il letto non ci servirà più lo restituiremo ai religiosi”, spiega. “Siamo tutti più sereni e tranquilli, a ottantasette anni ogni persona ha il diritto di essere aiutata, in caso di difficoltà”. I dolori per le fratture ci sono ancora, ma pian piano si stanno attenuando.
Infatti, l’Ats è corsa ai ripari: “Finalmente abbiamo anche un fisioterapista gratis, zia dovrà fare altre 24 sedute per poter tornare a camminare. Sono una futura Oss, ho dovuto fare io fisioterapia a mia zia per qualche settimana, pur di non lasciarla senza cure. Per noi sarebbe stato impossibile chiamare un esperto nel privato, vogliono almeno cento euro a seduta”.


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