Assessore di Cagliari al pranzo di Sardara, la Lega contro Truzzu: “Il sindaco sfugge e non risponde”

Nessuna risposta all’interrogazione sulla nomina. Piras: “Il sindaco, gli assessori, chi ricopre ruoli di governo all’interno dell’amministrazione della città di Cagliari non può nascondere la testa sotto la sabbia in eterno, prima o poi dovrà rispondere a quanto da noi chiesto per le vie ufficiali”


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Tensione in consiglio comunale. Andrea Piras, unico consigliere della Lega in aula attacca il primo cittadino Truzzu. Ha presentato un’interrogazione sulla nomina dell’assessore Floris, uno dei partecipanti al pranzo di Sardara alle terme (proibito in quel periodo a causa delle misure anti Covid imposte dal Governo). Ma non ha avuto risposta.”Il sindaco sfugge al confronto sulla nomina dell’assessore Floris presente al pranzo di Sardara, lasciando al presidente tocco l’ingrato compito di eliminare il punto iscritto all’ordine del giorno”, ha dichiarato Piras, “il Presidente del Consiglio Comunale ha il compito di far rispettare l’ordine del giorno sempre, non solo quando si tratta di argomenti che stanno lui a cuore, venendo vergognosamente meno al suo ruolo quando invece questi sono fonte di imbarazzo per sé e la maggioranza.

Oggi questa regola, la figura stessa del Presidente e del Consigliere eletto, al quale non è stato dato modo di discutere l’interrogazione iscritta all’ordine del giorno, sono stati snaturati per mancanza, forse, di argomentazioni da parte del primo cittadino di Cagliari.
Un primo cittadino che vista la sua particolare condizione di salute sarebbe stato giustificato nella sua assenza se non fosse che però ha partecipato alla seconda parte del Consiglio, durante la quale non aveva da trattare argomentazioni particolarmente spinose. La mia interrogazione inerente la nomina dell’Assessore Andrea Floris, in barba alla sua partecipazione al pranzo di Sardara è stata posta al secondo punto all’ordine del giorno e ignorata senza spiegazione alcuna dal Presidente Tocco. Un atteggiamento dispotico e ingiustificabile per chi domanda solo di essere informato della questione da componente democraticamente eletto.
Se ho deciso di non abbandonare immediatamente la seduta è stato solo per essere partecipe alla discussione e successiva votazione sulle misure di sostegno economico a favore delle imprese colpite dall’emergenza COVID-19 operanti nel commercio su area pubblica e dello spettacolo viaggiante. Decisione assunta al termine della discussione e che mi pone nella condizione di manifestare tutto il mio disappunto per quanto accaduto. Il sindaco, gli assessori, chi ricopre ruoli di governo all’interno dell’amministrazione della città di Cagliari non può nascondere la testa sotto la sabbia in eterno, prima o poi dovrà rispondere a quanto da noi chiesto per le vie ufficiali”.


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