Cagliari perde un’altra attività storica, la drogheria di San Benedetto, aperta circa 70 anni fa da Luisella Piras in via Petrarca, all’anglo con la via Pascoli. Almeno tre generazioni di cagliaritani hanno acquistato pezzi di ricambio di rubinetti e scale, antiossidanti, viti, bulloni, cacciaviti e tutti i prodotti tipici venduti da una drogheria. C’era pure la possibilità di fare i doppioni delle chiavi. Negli ultimi anni l’attività l’ha gestita la figlia della Piras, insieme al compagno. Dai primi giorni dell’anno nuovo, le cinque serrande sono tristemente abbassate e su Google campeggia la scritta “chiuso definitivamente”. Un altro fallimento delle piccole attività di vicinato, sempre più strozzate dai grandi colossi commerciali. Su Facebook c’è chi ricorda i bei tempi andati: “Pizza da Tarcisio, acquisti vari in drogheria e i profumi nella rivendita accanto”. Oggi reggono ancora solo la prima e la terza attività, in un rione di San Benedetto dove, anche nelle ultime settimane, sono ricomparsi i cartelli con la scritta “vendesi” accanto ad alcune attività.
Colpa della grande distribuzione, non ce la facevamo più a reggere”, spiega, telegraficamente, Luisella Piras. Che non sa quale sarà il futuro di uno spazio che, per decenni, ha ospitato tanti scaffali riforniti, praticamente, di tutto, cibo e vestiti esclusi. “Eravamo in affitto, ma lì non riaprirà una nuova drogheria”. Sarà compito del padrone delle mura trovare un nuovo acquirente o affittuario. E, in quello slargo, potrebbero magari farci un pensierino dei ristoratori o dei baristi. In una città col piccolo commercio sempre più penalizzato dai cosiddetti “grandi”, solo il food infatti continua a tirare.








