Cremonese–Cagliari, tifosi sardi esclusi senza tessera: nuova ondata di proteste e polemiche.
Una nuova decisione rischia di incendiare gli animi dei sostenitori rossoblù: secondo alcune segnalazioni la trasferta dei tifosi del Cagliari Calcio in occasione della partita Cremonese–Cagliari, in programma l’8 gennaio 2026 allo Stadio Giovanni Zini di Cremona, potrebbe essere vietata ai residenti in Sardegna non in possesso della tessera del tifoso o del programma di fidelizzazione del Cagliari Calcio.
La misura, ancora in attesa di conferme ufficiali dai canali istituzionali e dalle società coinvolte, riprende uno schema già osservato in altre gare della stagione, dove ai supporter sardi sono state imposte restrizioni nell’acquisto dei biglietti in trasferta su indicazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e delle Prefetture competenti per motivi legati all’ordine pubblico.
Ancora discriminazioni per i tifosi isolani?
Secondo alcune fonti, la vendita dei tagliandi per il settore ospiti potrebbe essere limitata esclusivamente ai tifosi in possesso di tessera di fidelizzazione ufficiale, escludendo chi risiede in Sardegna senza tale requisito. Questa ipotesi – se confermata – riaccenderebbe vecchie polemiche, già esplose in passato in episodi analoghi in cui si è parlato di una discriminazione territoriale difficilmente giustificabile, soprattutto in assenza di precedenti specifici fra le tifoserie interessate. “Non c’è alcun passato tra Cremonese e Cagliari”, infatti.
In uno dei casi più recenti, un divieto di trasferta era stato adottato in Toscana contro la tifoseria del Cagliari, provocando reazioni dure da parte dei supporter e persino interrogazioni politiche per presunta ingiustizia ai danni dei tifosi isolani.
Reazioni dei tifosi e della società
La tifoseria del Cagliari e diversi esponenti del mondo rossoblù non hanno mai nascosto il loro disappunto verso limitazioni simili. In passato, oltre alla mobilitazione sui social e nelle piazze dei tifosi, erano arrivate anche prese di posizione dalla società sportiva e da rappresentanti istituzionali sardi, che avevano definito tali misure “arbitrarie e penalizzanti”, soprattutto considerando le difficoltà già insite negli spostamenti verso la penisola dovute all’insularità.
Se la decisione per Cremonese–Cagliari venisse confermata nei termini riportati, molti sostenitori temono che la misura non solo limiterà la presenza dei tifosi isolani allo stadio ma potrebbe instaurare un precedente capace di influenzare negativamente l’esperienza di migliaia di appassionati rossoblù nelle trasferte future.
Cosa succederà ora
Al momento non sono disponibili comunicati ufficiali né da parte del Cagliari Calcio né da parte delle autorità locali o dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive che confermino formalmente la portata e i vincoli della decisione per la gara dell’8 gennaio. Tuttavia, viste le tensioni e il malumore crescente, è probabile che nelle prossime ore si susseguano reazioni e dichiarazioni, sia istituzionali sia da parte dei tifosi. La Sardegna e i suoi sostenitori del Cagliari Calcio restano in attesa di chiarezza, convinti che il diritto di seguire la propria squadra in trasferta non debba essere negato senza valide motivazioni.












