A grandi passi fuori dal Covid, ma in Sardegna la situazione resta critica

In tutta Italia scende rapidamente l’incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti, attestandosi a poco più di 550 a fronte degli oltre 2.000 dell’isola. Resta sopra soglia l’occupazione dei reparti e delle terapie intensive, ma la situazione è in costante miglioramento


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Sul fronte Covid va sempre meglio, almeno nel resto d’Italia. Perché in Sardegna la situazione è ancora abbastanza critica, con contagi ancora molti alti e riempimento degli ospedali sempre sopra soglia. E’ quanto emerge dai dati del consueto monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

In Italia l’incidenza settimanale dal 18 al 24 febbraio è di 552 casi ogni 100mila abitanti, contro i 672 della scorsa settimana, ma in Sardegna siamo a oltre 2.000. Cala anche l’indice di trasmissibilità Rt: nel periodo 2-15 febbraio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,73 (range 0,68-0,82), al di sotto della soglia epidemica e in ulteriore calo rispetto a sette giorni fa quando era pari a 0,77. Scende sotto la soglia del 10% il tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva. Un calo di due punti percentuali in una settimana, dal 10,4 all’8,4%, mentre in Sardegna resta sopra soglia al 12,7% come in altre sette regioni. In area medica l’occupazione è ancora superiore al 15%, soglia per la zona gialla, che dal primo aprile sparirà insieme a tutte le altre fasce di colore: 18,5% di posti letto occupati contro il 22,2% dell’ultimo monitoraggio.

 


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