Covid, il dramma dei positivi non registrati: 3500 fantasmi nel Cagliaritano

In lotta contro il virus e chiusi in casa, mai tracciati dall’Assl. Studenti, ma anche tantissimi lavoratori dimenticati: “E, quando tornano al lavoro, non hanno nessuna giustificazione”.


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C’è un esercito, nemmeno troppo silenzioso, nel Cagliaritano, di malati Covid. Sono i positivi non registrati: il tampone ha certificato la loro positività, ma dall’Assl non è arrivata nessuna comunicazione che possa essere utile, una volta guariti, per ottenere una giustificazione ai giorni di assenza dal lavoro. O dalla scuola. “Nel territorio dell’Assl di Cagliari sono 3500”, afferma il sindaco di Quartu, Graziano Milia. “I positivi non registrati vicino disagi elevatissimi. Non vengono registrati, o vengono registrati con grave ritardo dalle autorità sanitarie e, quando tornano al lavoro, non hanno la giustificazione per i loro giorni di assenza”. Un tracciamento in tilt, quindi, che rappresenta un grosso problema. Non solo lavoratori, “ci sono anche studenti”, precisa Milia. “In tutta la Sardegna sono qualche decina di migliaia di persone”.
Fantasmi, quindi, costretti a stare blindati in casa sino alla guarigione, ma impossibilitati a giustificare i giorni di assenza in ufficio, in azienda o a scuola. “La Regione sta trovando una soluzione a questo grave problema”. Ma, sinora, non c’è ancora nessun risultato concreto.


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