Cittadini “pettegoli” e irrispettosi nei confronti dei casi covid-19 registrati a Iglesias, il sindaco Mauro Usai: “Nessun locale pubblico è stato chiuso, ci tengo a precisare dal mio ufficio, visto che tra le indiscrezioni risultava fossi in Alaska in quarantena”.
Sin dall’inizio della pandemia, soprattutto nei piccoli/medi centri abitati, con la comunicazione ufficiale dall’Ats alle amministrazioni comunali e, di conseguenza, alle comunità non sono mancati spiacevoli episodi in cui i nomi, presunti, dei contagiati sono stati sulla bocca di tutti. L’ultima polemica giunge dalla città del Sulcis Iglesiente. In seguito all’annuncio del Comune del 31 agosto in cui si evidenzia un nuovo caso di positività al covid-19 “che nell’ultimo mese non si è mai recato fuori da Iglesias”, si sono rincorse notizie infondate a tal punto da richiamare l’attenzione del primo cittadino che spiega: “Ci sono locali pubblici che hanno dovuto smentire di essere stati chiusi. Oltre ad una questione di privacy e di rispetto per le persone sottoposte a quarantena, già preoccupate per il proprio stato di salute, si tratta di tutelare l’economia della città già piegata dalla crisi economica derivante dal lockdown. Si fa leva sulla paura delle persone, alimentando psicosi e danneggiando tante attività per il solo gusto di pettegolare e, forse, di utilizzare politicamente la notizia”.
Sono poche le persone che hanno violato il buon senso e le norme sulla privacy, ma tante quanto bastano per creare danni incalcolabili. “Nessun locale pubblico è stato chiuso e tutti i contatti diretti sono stati prontamente tracciati e isolati nelle proprie abitazioni in attesa di esito del tampone. Scrivo questo post – specifica Usai – dopo tantissime chiamate di esercenti, autorità di pubblica sicurezza e cittadini preoccupati per il diffondersi di notizie false”.









