Nessuna libertà condizionale per il 66enne di Trieste Chico Forti, condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’imprenditore australiano Dale Pike, avvenuto nel 2000 a Miami.
Forti è attualmente detenuto nel carcere di Verona. Il suo legale Michele Dalla Vedova ha spiegato il perché della decisione da parte del tribunale, secondo cui non sono “sussistenti i requisiti di legge in particolare per mancato ravvedimento e per mancato risarcimento”.
“Il Tribunale di sorveglianza – spiega Dalla Vedova come riportato da QN– ha rigettato la richiesta perché a suo giudizio mancherebbero due requisiti fondamentali: quello del mancato ravvedimento di Forti che non è una semplice ammissione di colpevolezza, ma qualcosa d più, un cambiamento interiore, e il risarcimento del danno che nell’ordinamento giudiziario della Florida non esiste nemmeno, non esistendo le parti civili. Tanto più che l’unico superstite della famiglia Pike, il fratello della vittima, si è più volte speso pubblicamente a favore dell’innocenza di Forti”.
Un caso controverso frutto di numerosi speciali tv nel corso degli anni, durante i quali Forti ha sempre ribadito la sua innocenza. A sostenerlo la sua famiglia ed in particolare anche lo zio che ritiene le motivazioni “ assurde e inesistenti” e annuncia già la volontà di ricorrere in Cassazione.
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