Strani concorsi a Villacidro. Scatta una richiesta di annullamento del bando di concorso per selezione ad evidenza pubblica indetto dalla società Villaservice SpA per l’assunzione a tempo indeterminato di 16 figure professionali a tempo pieno e indeterminato. Ad avanzarla è il consigliere comunale Antonio Muscas, capogruppo della lista “Altra politica”. “Stamattina, in qualità di consigliere comunale e capogruppo consiliare nel comune di Villacidro, in virtù del ruolo che rivesto e a tutela della comunità che rappresento, ho inoltrato al Presidente della soc. Villaservice S.p.A. Salvatore Luigi Piga e, per conoscenza, ai sindaci dei comuni soci la richiesta di annullamento del bando di concorso per selezione ad evidenza pubblica per l’assunzione a tempo indeterminato di 16 figure professionali a tempo pieno e indeterminato. Le motivazioni, come anche specificato nel documento che allego alla presente, risiedono nelle modalità e nei criteri adottati per il bando che giudico a dir poco discutibili e discriminatori, per non parlare della forma espressiva impiegata che è talvolta poco chiara se non addirittura incomprensibile. Giusto per fare un esempio, non può non saltare agli occhi tra i requisiti di accesso l’esperienza professionale di “almeno 24 mesi maturata presso azienda industriale con almeno 40 dipendenti”. Esperienza che, si badi bene, si conteggia solo “dal 1° Settembre 2010”. Cosa c’entrano i 40 dipendenti e perché l’esperienza si conta solo dal 1° Settembre 2010?
Villaserice è una società partecipata a capitale totalmente pubblico, i cui soci sono attualmente 6 comuni (Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini, San Gavino, Sanluri e Villacidro). A rigor di logica, per correttezza e nel rispetto del ruoli delle parti, il bando di selezione pubblica, i criteri di assunzione e il numero delle figure richieste avrebbero dovuto vedere coinvolte le amministrazioni dei comuni soci. Appare ovvia l’esigenza di riorganizzare e dimensionare adeguatamente la società nel numero e nei ruoli delle figure in un contesto in cui, verosimilmente, a causa dei sempre crescenti costi economici e ambientali del settore, più amministrazioni avvieranno strategie di riduzione dei rifiuti e di differenziazione spinta. Assieme alle amministrazioni si sarebbe dovuta avviare una attenta e seria analisi, in conseguenza della quale, considerando accuratamente le politiche e la pianificazione nella raccolta e nel trattamento dei rifiuti, far scaturire l’adeguato dimensionamento e la futura organizzazione della Villaservice. La pianta organica, recentemente approvata dalla Villaservice, avrebbe dovuto essere condivisa con i comuni soci e essere ratificata in ciascun consiglio comunale. Nulla di tutto risulta sia mai avvenuto.
Al fine di eliminare ogni dubbio, tengo a precisare che “riorganizzare” e “dimensionare adeguatamente” non significa ridurre il personale. Al contrario, le esperienze dei comuni virtuosi insegnano che, ove si intraprenda una politica di riduzione dei rifiuti prodotti e di differenziazione spinta, il numero degli addetti cresce e, rispetto ad un contesto per così dire tradizionale, svolgono attività nettamente più gratificanti. Maggiori sono pure le figure altamente professionali coinvolte. Non ultima, l’attività viene svolta in ambienti considerevolmente più salubri rispetto a quanto non avviene, per esempio, nella discarica di Villacidro, ove il fetore e i miasmi rendono difficile anche il solo transito nei suoi paraggi.
È questo anche un appello rivolto a tutti i cittadini affinché numerosi sollecitino l’annullamento del bando in oggetto per l’indizione di un nuovo avviso pubblico che adotti diversi e più democratici criteri di selezione”.











