C’è ancora molto da scoprire sul brutale omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo ammazzata dal reo confesso imprenditore del vino Emanuele Ragnedda. Lui ha raccontato di essersi difeso da un’aggressione della ragazza che lo minacciava di tagliargli la lingua con un lungo coltello: ma la precisione chirurgica dei colpi di pistola sparati a distanza ravvicinatissima, tanto che i proiettili sono poi fuoriusciti dalla nuca, non è compatibile con il racconto di Ragnedda.
Sono tanti i misteri che restano su quella maledetta notte a Conca Entosa: misteri sulla dinamica ma anche su chi ha aiutato Emanuele e su chi era presente in casa, e poi sul divano buttato via per comprarne uno nuovo. Così come resta da chiarire il ruolo della compagna di Ragnedda, Rosa Maria Elvo, e del giardiniere 26enne Luca Franciosi, entrambi indagati per favoreggiamento.












