“Pier”, così lo chiamavano gli amici, è morto. Un terribile incidente ha spezzato la sua vita e interrotto tragicamente i suoi sogni. È bastato un attimo. Le luci improvvise dei fari, un ostacolo imprevisto, un terribile schianto, il silenzio irreale che annuncia la morte. Sulla strada i resti di quello che restava di un auto distrutta, una scatola di lamiera che si è trasformata in pochi secondi in una bara. Poi lo strazio dei parenti e degli amici appena accorsi che non si danno ancora pace e restano increduli . Il tam tam arriva presto in città e la notizia si diffonde in pochi minuti per la disperazione di chi lo conosceva. Piergiorgio Brai era uno sportivo, prima calciatore, ultimamente appassionato di bike e qualche volta sciatore. Una persona leale , trasparente, amante dell’aria aperta e sempre col sorriso e una buona parola per tutti . Aveva appena compiuto 42 anni, “Pier” , sposato con Claudia e padre di due bambini di 7 e 9 anni , era il direttore della Banca di Credito Sardo di viale Sant’Avendrace. In quel terribile venerdì sera, dopo aver seguito l’allenamento dei figli nei campi di Monte Claro, in via Cadello, dove è ripresa l’attività della società del Rione Villa Fiorita, l’R.V.F., aveva deciso di andare alla ricerca di un locale, nei pressi di Capoterra, ai confini con Uta, per festeggiare la comunione del suo bambino più grande.
Rientrava a Cagliari, intorno alle 20,30, mentre percorreva la consortile che collega la Statale 195 alla Provinciale 2 per Capoterra “la strada maledetta” teatro di numerosi incidenti, la sua Ford Focus, secondo una prima ricostruzione, avrebbe invaso la corsia opposta e centrato frontalmente un autotreno bisarca. Lo schianto è stato terribile e l’auto è rimasta schiacciata sotto la cabina di guida dell’autotreno. Lo spettacolo che si è presentato ai primi soccorritori è stato pazzesco e non ha lasciato dubbi sulle sorti del conducente. Il suo corpo era imprigionato tra le lamiere e non dava segni di vita. Sono stati momenti drammatici, ogni tentativo è stato vano. Piergiorgio non ce l’ha fatta , è morto sul colpo. Il suo cuore ha smesso di battere e solo l’intervento dei vigili del fuoco ha permesso di liberare il suo corpo dalle lamiere e mani pietose hanno ricomposto il cadavere. Il magistrato ha deciso di trasferire il feretro a Capoterra dove resterà fino all’esecuzione dei funerali previsti questo pomeriggio,alle 15, a Mulinu Becciu, nella chiesa della Madonna della Strada. Non sapremo mai cosa è realmente accaduto. In quella strada buia, con un fondo stradale pieno di avvallamenti e con una segnaletica confusa e spesso invisibile, soprattutto nelle ore notturne, è facile sbagliare direzione, perdere l’orientamento e il rischio di incidenti è molto alto. “Pier” era molto conosciuto e in poche ore la notizia si è diffusa in città attraverso i giornali on line e i social network. Increduli e sgomenti ci stringiamo intorno ai familiari nel ricordo del sorriso di Piergiorgio che resterà scolpito nei nostri cuori. Ciao “Pier”, arrivederci.












