Choc in azienda, muore sul lavoro a 18 anni nell’ultimo giorno di stage

E’ successo in Friuli dove il giovanissimo Lorenzo Parelli stava partecipando a un progetto di alternanza scuola-lavoro. Un macchinario gli è caduto addosso uccidendolo sul colpo


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Aveva appena 18 anni, è morto sul lavoro nell’ultimo giorno del suo stage schiacciato da un macchinario che non gli ha lasciato scampo. Lorenzo Parelli, all’interno di un progetto di alternanza scuola lavoro, mentre era impegnato in un intervento di carpenteria metallica in una azienda meccanica, è rimasto schiacciato da una putrella che gli è caduta addosso, uccidendolo.

Sono subito intervenuti i sanitari con ambulanza ed elicottero, oltre a carabinieri e vigili del fuoco. “Oggi è toccato nuovamente al Friuli versare un ingiusto tributo, un ragazzo alla cui famiglia dobbiamo stringerci muti. E’ un dolore senza fine questa sequela di vittime innocenti che perdono la vita mentre si guadagnano il pane, lavoratori anziani su impalcature, giovani che si affacciano ai cantieri, madri e padri di famiglia uccisi dai macchinari. Non si può pagare un simile prezzo per costruire la ripresa del Paese”, dice l’ex presidente della Regione, Debora Serracchiani.

Si unisce al cordoglio e all’indignazione il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato: “Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per lo stato. E quando a perdere la vita è un ragazzo appena 18enne, alla sua prima esperienza con il mondo del lavoro, è ancora più inaccettabile. Non possiamo rimanere a guardare: serve una risposta delle istituzioni. Assieme a imprese, enti locali, istituti scolastici dobbiamo trovare strumenti nuovi perché incidenti come quello di oggi non possano accadere. Ci uniamo al cordoglio della famiglia e dei suoi compagni di scuola”, scrive su Facebook.

Su twitter, il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra parla di “un fatto di una gravità inaudita, indegno per un paese civile, la morte sul lavoro di uno studente di appena 18 anni. Lo stage in un’azienda dovrebbe garantire il futuro ad un giovane, non condurlo alla morte. Non ci sono parole per commentare questa tragedia orribile”.

 

 


In questo articolo: