Shock al Poetto, giovane aggredito da un gruppo di ragazzi: “Da dietro mi ha tirato un pugno fortissimo che mi ha spaccato la mandibola”. È accaduto all’alba di ieri, domenica, la giovane vittima era diretta al parcheggio per prendere il suo scooter e rientrare a casa ma è stato colpito violentemente senza motivo solo perché si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Ecco il suo racconto: “Ero appena uscito dall’Opera e mi stavo dirigendo allo scooter che era parcheggiato alla fine dei parcheggi sterrati.
Nella passerella, però, era in corso una rissa quindi io mi sono allontanato e sono passato nella parte sterrata, vicino alla strada, ma un gruppo di 6/7 ragazzi mi ha accerchiato e uno di loro (aveva una maglietta verde scuro) da dietro mi ha dato un pugno fortissimo che mi ha spaccato la mandibola.
Io, nonostante il dolore, ho cercato di scappare: mi hanno inseguito e non potevo fermarmi per chiamare l’ambulanza. Quindi ho cercato di raggiungere lo scooter e due di loro mi sono passati affianco: erano in scooter e quello seduto nel posto di dietro ha cercato di colpirmi di nuovo. Per fortuna sono riuscito a schivare il colpo.
Ero quasi arrivato al mio mezzo e ho visto passare una pattuglia, ho fatto cenno di fermarsi ma, dopo aver spiegato la situazione, loro mi hanno detto di chiamare l’ambulanza.
Sono finalmente riuscito a prendere lo scooter e andare al fast food del Poetto dove ho chiamato l’ambulanza”. Il ragazzo che l’ha colpito “aveva i capelli lisci, tipo taglio alla napoletana”. Un racconto che mette in evidenza la difficile situazione che, purtroppo, già altre volte si è verificata: risse che nascono per futili motivi e che coinvolgono persone estranee ai fatti. La cronaca racconta di episodi degenerati, con conseguenze estremamente gravi, anche irrimediabili.
Il giovane ragazzo lancia un appello: “Chi ha visto qualcosa o dovesse essere a conoscenza di ulteriori particolari parli”.
Ecco il suo racconto: “Ero appena uscito dall’Opera e mi stavo dirigendo allo scooter che era parcheggiato alla fine dei parcheggi sterrati.
Nella passerella, però, era in corso una rissa quindi io mi sono allontanato e sono passato nella parte sterrata, vicino alla strada, ma un gruppo di 6/7 ragazzi mi ha accerchiato e uno di loro (aveva una maglietta verde scuro) da dietro mi ha dato un pugno fortissimo che mi ha spaccato la mandibola.
Io, nonostante il dolore, ho cercato di scappare: mi hanno inseguito e non potevo fermarmi per chiamare l’ambulanza. Quindi ho cercato di raggiungere lo scooter e due di loro mi sono passati affianco: erano in scooter e quello seduto nel posto di dietro ha cercato di colpirmi di nuovo. Per fortuna sono riuscito a schivare il colpo.
Ero quasi arrivato al mio mezzo e ho visto passare una pattuglia, ho fatto cenno di fermarsi ma, dopo aver spiegato la situazione, loro mi hanno detto di chiamare l’ambulanza.
Sono finalmente riuscito a prendere lo scooter e andare al fast food del Poetto dove ho chiamato l’ambulanza”. Il ragazzo che l’ha colpito “aveva i capelli lisci, tipo taglio alla napoletana”. Un racconto che mette in evidenza la difficile situazione che, purtroppo, già altre volte si è verificata: risse che nascono per futili motivi e che coinvolgono persone estranee ai fatti. La cronaca racconta di episodi degenerati, con conseguenze estremamente gravi, anche irrimediabili.
Il giovane ragazzo lancia un appello: “Chi ha visto qualcosa o dovesse essere a conoscenza di ulteriori particolari parli”.










