Addio a Ciro Zucca. Se n’è andato ad appena cinquantacinque anni un autista del Ctm di Cagliari molto conosciuto. Pirrese doc, lascia la moglie Daniela, boxista nel mercato civico di Is Bingias, e tre figli. Un passato da tipografo, poi il cambio con il lavoro come autista. Prima qualche sostituzione, poi il contratto sicuro. Era molto conosciuto soprattutto nella sua Pirri, dove oggi tantissimi lo piangono. Tra i suoi più cari amici c’è Orazio Atzeni: “Ciro era come uno si famiglia, per me. Un grande appassionato di moto, da qualche tempo si era comprato una Jeep e faceva molte escursioni. So che si è sentito male, all’improvviso, in casa. La sua morte mi sconvolge, ci eravamo sentiti l’ultima volta poco più di due settimane fa”.
Ciro Zucca viene pianto anche da Daniele Vacca, politico e presidente dell’associazione culturale pirrese “Antiche storie del mio paese”, che sul suo profilo Fb dedica un breve ma intenso pensiero al 55enne: “Non ho parole…” e, su La Voce Di Pirri, scrive un lungo e commovente messaggio: “Non è facile scrivere queste parole, non pensavo di dover scrivere in questa pagina, così presto, troppo presto, per un caro amico, uno di noi, per un amico sempre sorridente, allegro e, apparentemente, spensierato, caro, carissimo amico Ciro. Te ne sei andato via improvvisamente, troppo presto, alla tua età, e ci hai lasciati qui, attoniti, sbigottiti, sgomenti, senza parole. nella nostra pagina su WhatsApp non ci sarai più a ridere e scherzare con noi, non ci sarai più alle nostre cene, ma non aver paura, ci sarà sempre un posto per te, sarai sempre presente nei nostri ricordi e nei nostri cuori, sei stato un caro amico… ciao Ciro Zucca r.i.p. Faccio le mie più sincere condoglianze e quelle di tutti gli amici e le amiche di Pirri alla moglie Daniela, ai figli Michele, Emanuele, Matteo, e alla figlia Martina, alle nuore e agli adorati nipoti, ai cari fratelli, gli amici Gianni e Mauro, alla sorella Raimonda e all’adorata mamma, Cenza, ai suoceri, ai cognati, in particolare agli amici Cristian e Tony, e alle cognate. Ciao carissimo Ciro, questa volta ci hai fatto piangere”.










